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Immigrazione: le reazioni alla proposta di voto agli immigrati
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Si svolge oggi 15 ottobre l'udienza pubblica, presso la Corte Costituzionale, per l'esame della legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Sono ben 435 le ordinanze di remissione che hanno sollevato questioni di costituzionalità su diversi punti della legge 189. Come riferisce Terre di Mezzo l'articolo su cui si sono incagliati la maggior parte dei processi (almeno 221 casi) è senza dubbio il 13 che disciplina l'"arresto obbligatorio in flagranza".
Intanto prosegue il dibattito innescato dalla proposta del Vice Presidente del Consiglio Giancarlo Fini di estendere il diritto di voto anche agli immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno, che ha raccolto il favore di numerose Organizzazioni. Giampiero Rasimelli e Edoardo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo Settore hanno dichiarato che "le aperture del Vice Presidente del Consiglio sono una svolta importante che il Governo nella sua interezza dovrebbe assumere con coraggio e determinazione". Nigrizia pubblica una lettera aperta che i missionari comboniani di "Azione Ecclesiale Nonviolenta" hanno indirizzato a Giancarlo Fini esprimendo la loro gradita sorpresa per la dichiarazione pubblica sul voto agli immigrati e annunciando inoltre una nuova protesta: il rilascio dei permessi di soggiorno in nome di Dio, il 15 novembre, davanti alle prefetture italiane.
A livello europeo Pietro Pietrucci, portavoce del commissario europeo per la giustizia e gli affari interni, ha ammesso che la Commissione europea "é a favore del voto agli immigrati ed ha già avuto modo di esprimere tale parere più volte e in particolare alla vigilia del consiglio di Saloniccò" (...) "Tuttavia - ha osservato il portavoce - tale principio non é stato ripreso nella bozza di Costituzione e questo priva la Commissione di una base legale per legiferare su tale tema".
Attualmente sono cinque i paesi dell'Unione Europea che ammettono al voto amministrativo gli immigrati regolari indipendentemente dal loro paese d'origine: si tratta di Irlanda, Svezia, Danimarca, Olanda e Finlandia.
La proposta del Vice Presidente del Consiglio è stata accolta dal Consiglio comunale di Roma che ha istituito la figura dei "quattro consiglieri comunali aggiunti" in rappresentanza degli immigrati regolari residenti a Roma e che avranno la possibilità di intervenire ai dibattiti in consiglio. Il sindaco ha ricordato che a Roma vivono circa 270 mila immigrati, di cui 120 mila rappresentano un'importante forza lavoro. Le richieste di regolarizzazione sono state nella capitale 104 mila. [RB]
Altre Fonti: Stranieri in italia