Immigrazione: cruciale per la produttività, in UE al via Frontex

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Nelle prossime quattro decadi i Paesi sviluppati potrebbero veder scendere del 22% la loro forza lavoro in caso di mancato apporto di manodopera esterna. Questo è quanto emerge dalle proiezioni sulla popolazione mondiale elaborate dall'Onu che ha sottolinea come nei paesi di accoglienza i lavoratori immigrati non competano con i lavoratori locali, ma al contrario ne siano complementari, favorendo una migliore prestazione economica del paese, soprattutto nei contesti sviluppati in cui si assiste ad una crescita dell'istruzione e dell'età media della popolazione.

Intanto il vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini, ha annunciato l'inizio dell'operazione di monitoraggio del flusso migratorio verso le isole Canarie HERA-II, sotto la responsabilità dell'agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne Frontex. Frattini ha definito l'operazione "un momento storico per le politiche sull'immigrazione dell'Ue e un esempio tangibile di solidarieta' tra gli Stati membri". Nell'annunciare il lancio dell'operazione, che prevede l' impiego di imbarcazioni e velivoli, Frattini ha evidenziato inoltre che la mobilitazione europea rappresenta "la solidarieta' in azione promessa al governo e ai cittadini spagnoli", notando che una simile iniziativa, relativa alle frontiere del Mediterraneo, è già stata avviata a Malta e in Italia, oltre a ricordare l'imminente inizio della seconda fase dell'operazione 'Giasone'. "Queste operazioni non hanno lo scopo di creare una 'fortezza Europa' bensi' di salvare vite, ridurre l'immigrazione clandestina e combattere il traffico di esseri umani" - ha spiegato Frattini in una nota diffusa oggi a Bruxelles - e "rientrano in un approccio complessivo europeo nei confronti del fenomeno migratorio che, tra le altre cose, si ripropone di esplorare le possibilita' di una immigrazione legale, incoraggiando il coinvolgimento dei migranti nello sviluppo del proprio paese di origine, evitando cosi' fughe di cervelli". L'iniziativa è in linea con le conclusioni della Conferenza euro-africana su migrazione e sviluppo svoltasi a Rabat lo scorso 11 luglio, ha concluso il commissario europeo - riporta Aduc.

Il dispositivo ideato dall'Agenzia europea per le frontiere (Fontex) intenderebbe controllare il flusso di migranti irregolari verso le coste europee e, in particolare, verso l'arcipelago spagnolo delle Isole Canarie, dove nella sola giornata di ieri sono arrivati circa 500 nuovi clandestini, portando dall'inizio dell'anno il computo dei disperati sbarcati a oltre 15.000 e, anche ieri, almeno sedici migranti sono morti "di fame e di sete" nel tentativo di raggiungere l'arcipelago spagnolo - riporta l'agenzia Misna.

La novità delle ultime ore è l'accordo raggiunto durante la notte tra Unione europea (Ue) e Senegal per il pattugliamento delle acque costiere di Dakar. Fino alla scorsa notte Senegal e Ue non erano riusciti a trovare un punto d'intesa. Madrid, nonostante esprima soddisfazione per questo risultato, continua a essere comunque tiepida verso il dispositivo complessivamente messo in moto, che si presenta piuttosto povero di uomini e mezzi per pattugliare le 450 miglia marine circa che separano le Canarie dall'Africa occidentale: una nave portoghese, un aereo e un'unità di pattugliamento italiani, un aereo finlandese.

Il grosso del peso dell'operazione resta sulla Spagna, che oltre ai mezzi della marina e dell'aeronautica fin qui schierati mette in acqua altre due navi e in aria due elicotteri, oltre ad aver donato quattro mezzi al governo mauritano, privo di vedette per controllare le sue acque costiere. Il personale impiegato sui mezzi, come previsto dagli accordi Frontex, sarà composto per metà da agenti europei e per la rimanente metà da militari o poliziotti africani. Il centro di coordinamento dell'operazione è alle Canarie, sull'isola di Tenerife; il progetto costa complessivamente alla Ue circa 4 milioni di euro. [GB]

Fonte: MIGRA, Osservatorio per le discriminazioni degli immigrati sul lavoro di Trento.

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