Il dottore ed il leone

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Walter Palmer pagò 50mila dollari per abbattere, con arco e frecce, il leone Cecil. Decapitarlo e scuoiarlo. Il dentista Usa è ora sotto assedio dai social di mezzo mondo per aver eliminato l'attrazione turistica di uno dei Parchi nazionali dello Zimbabwe. In verità, il dentista pagò i rangers per spingere il leone fuori dal parco ed essere così “a posto” con la legge. Il web è mobilitato in una campagna a senso unico condannando totalmente il gesto del Dottore di Bloomington; i suoi profili facebook e twitter sono stati chiusi per eccesso di insulti.

Ma non è il primo caso di un dottore che fa caccia grossa in Africa. Dian Fossey in “gorilla nella nebbia” racconta come i primari di Washington volessero a tutti i costi le mani dei gorilla di montagna del parco dei Virunga – ai confini tra R.D.Congo – Rwanda ed Uganda a mò di posacenere. Così; fa figo.

Ma l'uccisione degli animali in Africa non è il male maggiore. Molti mali, paradossalmente, sono fatti in buona fede dai medici. In cooperazione internazionale, per esempio, si possono notare sia strutture ospedaliere che equipe mediche a modello occidentale che arrivano e s'insediano nei territori a prescindere dalle tradizioni, politiche sanitarie locali, piani programamtici governativi. Arrivano i salvatori in camice bianco; fate largo. Questi depodestano – tolgono le deleghe - ai “non medici” come gli infermieri, le ostetriche, i tecnici e persino i medici locali (quando vi sono) per introdurre modi e tecniche che poco hanno a che fare con i territori.

In quasi tutti gli ospedali africani, per esempio, i famigliari si prendono cura dei malati cucinando per loro e pagano anche in natura le prestazioni sanitarie. Niente. Cucina centalizzata e cash o, peggio, prestazione gratuita come fa Emergency. La sostenibilità delle strutture sanitarie viene quindi meno ed aumenta la dipendenza dall'occidente.

Pazienza i modi. Ma anche i macchinari e gli ausilii...persino letti ed armadietti vengono importati dall'occidente. Nulla può essere creato localmente nella terra desertica. Eppure, come c'insegna la CBR – Community Based Rehabilitation che valorizza il “genius loci”, molti ausilii, materiali e metodi potrebbero nascere a partire dai saperi dei territori. Come la “sedia di cartone” di Saint Martin, a titolo di esempio, che aiuta i disabili nelle posture e che ha recentemente vinto il Premio della Giuria al Siloe Film Festival. Una sedia costruita sul posto con materiali poveri e che non riempie container, navi e soprattutto le tasche degli oliatori nelle dogane africane che, guarda caso, sono quasi tutte controllate dai parenti dei presidenti in carica.

La lobby transnazionale dei medici è legata alla lobby delle case farmaceutiche che ha come principale nemico la politica OMS de le Nazioni Unite. Questa tende ad abbassare i prezzi dei farmaci salvavita al fine di favorirne l'accessibilità. Medici senza Frontiere denuncia il Tpp - Trans-Pacific Partnership (liberalizzazione degli scambi commerciali tra Stati Uniti e altri 11 Paesi dell’area, tra cui Australia, Canada, Giappone e Messico) appena conclusosi alle Hawaii. Alcune disposizioni relative al mercato farmaceutico rischiano infatti di “mettere in pericolo la salute di milioni di persone nei prossimi decenni”. L’accordo potrebbe rafforzare, prolungare e creare nuovi monopoli su brevetti e normative per i prodotti farmaceutici, con il risultato di aumentare il prezzo dei farmaci e ridurre le potenzialità di un sistema concorrenziale in grado di abbassare i prezzi.

Insomma, la casta dei medici  e relative industrie farmaceutiche può uccidere animali, scombinare piani sanitari oltrefrontiera, mantenere alti i prezzi dei salvavita? Ma da cos'è dato tutto questo potere?

Guardando le statistiche delle lobby più rappresentate nel Parlamento italiano scopriamo che gli avvocati sono 133, i medici 53, i commercialisti 23, gli architetti 13 e gli ingegneri 20. I 53 medici sono un vero e prorpio partito trasversale. Certo; non saranno tutti collusi in quanto vi saranno molte brave persone ma come mai Lucia Borsellino s'è dimessa dalla giunta Crocetta? Leggiamo un passaggio: “Vari, purtroppo, sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell’istituzione Sanitaria che sono stata chiamata a rappresentare e, quindi, della mia persona”. Lettera scritta 48 ore dopo l’arresto del medico di Crocetta. “Prevalenti ragioni di ordine etico e morale e quindi personale, – continua l’ex assessora – sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato”. Una curiosità: il budget annuo della Sanità in Sicilia è una torta di quasi 10 miliardi di euro; ben lontana dai costi standard. E questo fa infuriare i governatori del nord costretti a chiudere gli ospedali per “eccesso di spesa” in Sicilia.

Il paragone con l'Italia andava fatto. Se in Africa un dottore può uccidere un leone qui da noi c'è il rischio che il business prevalga sul giuramento d'Ippocrate

Fabio Pipinato

Sono un fisioterapista laureato in scienze politiche. Ho cooperato in Rwanda e Kenya. Sono stato parte della segreteria organizzativa dell'Unip di Rovereto. Come primo direttore di Unimondo ho seguito la comunicazione della campagna Sdebitarsi e coniato il marchio “World Social Forum”. Già presidente di Mandacarù, di Ipsia del trentino (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) e CTA Trentino (Centro Turistico Acli) sono l'attuale presidente di AcliViaggi. Curo relazioni e piante. 

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