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Il cinema come luogo strategico
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Dove va il cinema nel mondo? Maselli ne discute con Solanas al FSM.
"In Italia il governo di destra, dopo aver occupato tutto il sistema dell'informazione, ha cominciato da due anni una lenta distruzione del cinema italiano" non usa mezzi termini Maselli nell'affollato stadio coperto Gigantinho di Porto Alegre. Quella che segue e' la sua denuncia della deriva neocoloniale del mercato americano del cinema. "L'interpretazione che inizialmente abbiamo dato all'aggressivita' del governo di destra nei confronti del cinema e' stata che se la prendevano con questo settore perche' la maggioranza dei registi sono di sinistra. Anche per questo abbiamo creato una fondazione che unisce due generazioni, oltre a me anche Scola, Pontecorvo, Monicelli, Bellocchio, R. Tognazzi, Scimeca e Balsamo, e' ha realizzato collettivamente dieci film, da Genova a Porto Alegre, dalla Palestina all'Iraq. Ma abbiamo capito in seguito che la nostra analisi e' troppo limitata. Il cinema e' combattuto dalle destre di tutto il mondo perche' e' un mezzo espressivo difficilmente controllabile, cioe' pericoloso. Sin da quando il cinema e' nato si e' proposto come grande e strana anomalia. Gli alti costi di produzione richiedono strutture industriali, ma la domanda che e' chiamato a soddisfare e' complessa ed ogni sua opera ha carattere di unicita' e rimane quindi artigianato, perfettamente simile alle botteghe di Firenze, Siena o Amsterdam del rinascimento che producevano opere uniche e diverse. Il cinema e' un'industria di prototipi, come gia' affermato in un documento a Porto Alegre l'anno scorso. Si comprende percio' il peso politico del cinema: sia in positivo come veicolo di diffusione di idee e culture, sia in negativo, cioe' come strumento di passivizzazione e affermazione di un pensiero unico. Ai Forum di Porto Alegre e Firenze nel 2002 abbiamo analizzato cosa sta succedendo al cinema nel mondo. In una realta' planetaria dove si sta imponendo una spregiudicata conquista dei mercati, la grande industria americana soffoca tutte le altre cinematografie con la forza immensa dei suoi investimenti finanziari e con l'appoggio determinante del Dipartimento di Stato USA: oggi domina tutti i mercati con una media dell' 80%".