Il Wwf contro la deregulation dei rifiuti

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"L'Italia è un paese libero dai rifiuti per legge", lo sostiene provocatoriamente il WWF Italia che denuncia come dall'8 luglio, per Decreto (DL n. 158/2002, la cosiddetta Legge Omnibus), il Governo ha stabilito che milioni di tonnellate di rifiuti che il nostro paese produce ogni anno non esistono più, o meglio da poco più di una settimana dipende solo dalla "volontà "dei privati stabilire quali siano le sostanze e i materiali di scarto" (comma 1 dell'art. 14 del Decreto). "Con la modifica introdotta dal decreto" - afferma l' associazione - "non sono considerati piu' rifiuti le sostanze e le materie, pur utilizzabili, che costituiscono gli scarti di produzione: questo porterà ad attenuare il sistema di controlli sugli stoccaggi, sui trasporti, sulle trasformazioni, e a non avere piu' la possibilità di controllare il rapporto tra produzione e rifiuti, dunque la correttezza degli smaltimenti". Gaetano Benedetto, responsabile delle Relazioni istituzionali del Wwf commenta: "è davvero, di eccezionale gravità che da una settimana le ecomafie e gli ecofurbi possano mettere le mani, senza più alcun timore, sull'immenso business dei rifiuti". Secondo la Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, il business dello smaltimento illegale degli scarti industriali rappresenta un giro d'affari "sporco" che non è secondo a quello delle armi e della droga. Nell'ultimo rapporto "Ecomafia 2002", Legambiente traccia un bilancio dei forti interessi criminali nel settore dello smaltimento dei rifiuti, da cui risulta che nel nostro Paese spariscono in modo illegale ogni anno almeno 11,6 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, dagli inerti a quelli pericolosi.
Pubblicato il: 20.07.2002 " Fonte: » WWF, Legambiente, Vita;

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