Il Forum dei parlamentari lancia un messaggio di solidarietà globale

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In contemporanea al WSF, il 27 e 28 gennaio si è tenuto a Porto Alegre il primo Forum Mondiale dei Parlamentari. Qui di seguito vengono riportati alcuni estratti dalla dichiarazione finale che esprime la solidarietà e l'impegno dei parlamentari a fianco dei movimenti presenti al WSF di Porto Alegre.

"A un anno dalle mobilitazioni di Seattle, il WSF e' stata un'occasione per avere la misura delle dinamiche della resistenza popolare dei cittadini alla globalizzazione neoliberale e per tracciare nuove prospettive di azione fraterna. Ma è stata anche un'occasione per avere una misura delle disastrose conseguenze per la democrazia e per le condizioni di vita di settori sempre più vasti della popolazione - al Sud e all'Est, ma anche al Nord - delle politiche promosse dalle istituzioni finanziarie internazionali, l'Organizzazione Mondiale del Commercio e il G7.

Siamo confrontati con avvenimenti a carattere sociale e ambientale di crescente importanza su scala mondiale, un a delle caratteristiche del nostro tempo, come riconosciuto fin dalla Conferenza di Rio nel 1992. Non è possible affrontare questi avvenimenti e assicurare sviluppo sostenibile in tutti i continenti senza rafforzare la cooperazione internazionale. Tuttavia, per essere efficace, tale cooperazione non può avvenire sotto l'egida del capitalismo.

In questo momento di ricolonizzazione economica del mondo, non possiamo posticipare il nostro sostegno al WSF. E' nostro dovere in quanto parlamentari sostenere le azioni dei sindacati e delle associazioni sociali, democratiche e ambientali che sono impegnate nella creazione di alternative allo status quo neoliberale. E' nostro dovere agire costantemente a fianco di queste organizzazioni in modo da dare una traduzione legislative alle loro lotte.

In particolare, ci associamo alle attuali campagne per l'abolizione del debito dei paesi del terzo mondo, per la tassazione dei movimenti speculativi dei capitali (attuazione della Tobin tax) e per la chiusura dei paradisi fiscali, per l'attuazione di profonde riforme in seno all'Organizzazione Mondiale del commercio e alle istituzioni finanziarie internazionali, per garanzie di sovranità popolare e democratica.

A tal fine costituiremo una rete internazionale di parlamentari che sostengano più efficacemente le azioni dei movimenti sociali dei cittadini, rafforzino il potere della società civile e le diano il diritto di esprimersi nel cuore delle assemblee elette".

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