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Guinea Bissau: avviata la transizione dopo il colpo di stato
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"I militari della Guinea Bissau hanno intrapreso questa azione perché il governo ha violato i principi fondamentali della costituzione e si è dimostrato incapace di risolvere i problemi economici" - ha detto Verissimo Correia Seabre, il generale dell'esercito che ha condotto il colpo di stato di domenica scorsa.
La destituzione del governo del Primo Ministro Mario Pires e l'arresto del Presidente Koumba Yala sembra comunque - secondo fonti Misna - "un golpe indolore". Altre fonti richiamano le preoccupazioni della comunità internazionale e dell'Onu affinchè non vi siano atti di violenza ma sottolineano anche come il colpo di stato, pur sovvertendo l'ordine costituzionale, è stato salutato positivamente dai politici e dalla stessa popolazione locale.
IPS news riporta che nell'ex colonia portoghese l'insofferenza popolare regnava sovrana da tempo: gli stipendi degli operai e dei militari, non venivano pagati da undici mesi, le elezioni erano continuamente rinviate. L'economia della Guinea Bissau, prevalentemente agricola, è passata da una crisi all'altra e dopo la guerra civile del 1999 che ha devastato le infrastrutture del paese il processo di democratizzazione non ha avuto il sostegno della Comunità Internazionale.
Per ora - riferisce Misna - sarà monsignor José C㢀mnate Na Bissign, vescovo di Bissau, a guidare il Consiglio nazionale di transizione voluto dai golpisti con il compito di elaborare il percorso del governo guidato dal colonnello Verissimo Seabra Correia, attuale presidente ad interim. Il leader militare ha incontrato i rappresentanti dei partiti politici e della società civile e al termine dell'incontro il colpo di Stato è stato definito come la "miglior soluzione" al caos costituzionale, alla turbolenza sociale, alle frodi elettorali e alle violazioni dei diritti umani che caratterizzavano la vita del piccolo Paese africano. (RB)