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Grecia: Abusi di una democrazia fallita
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Un grave episodio di violenza, da parte della polizia greca, si è verificato lunedì 17 novembre nel quartiere Exarchia di Atene. Gli agenti antisommossa, dopo aver fatto irruzione nel quartiere nel corso della manifestazione in ricordo della rivolta degli studenti del Politecnico contro il regime dei Colonnelli – avvenuta il 17 novembre 1973 -, hanno picchiato un dipendente di un chiosco sulla strada e messo a soqquadro il negozio dove lavorava.
I fatti
Dopo aver fatto irruzione nel quartiere, un gruppo di poliziotti si sarebbe recato al chiosco in questione per comprare qualche bottiglia d’acqua. Il dipendente, pensando volessero rubarle, si è frapposto tra il frigo e i poliziotti gridando “volete rubare l’acqua? Volete rubare l’acqua?”. A questo punto, gli agenti avrebbero cominciato a manganellare e insultare il lavoratore, rovesciando il frigo ed altri espositori, e lasciando il negozio senza troppe spiegazioni.
Abuso di potere o semplice malinteso?
Né i proprietari del chiosco, né la polizia hanno contestato la ricostruzione dei fatti, anche perché un video, girato da uno dei dipendenti, incastra gli agenti alle loro responsabilità. D’altro canto, le parti in causa divergono, però, sulle motivazioni: la polizia sostiene che gli agenti avrebbero lasciato una banconota da 20 euro sul bancone prima di dirigersi verso il frigo per prendere 40 bottiglie (il costo di ciascuna di esse, infatti, è di 50 centesimi), ma il dipendente avrebbe rifiutato di vendere loro dell’acqua, scagliandosi contro e provocando la rissa; i titolari dell’esercizio, invece, sostengono di non essere stati assolutamente pagati e che la polizia volesse effettivamente derubarli, abusando del proprio potere.
Probabilmente, in medio stat virtus, ovverosia la polizia ha lasciato una banconota da 20 euro sul bancone – anche se il video li mostra indossare dei pesanti guanti e imbracciare da una parte lo scudo e dall’altra il manganello; difficile, dunque, pensare che abbiano potuto tirare fuori dei soldi dalle tasche -, il dipendente non se n’è accorto e ha reagito – forse esagerando – e la polizia, sentitasi offesa e sotto accusa, ha risposto con la violenza. In un primo momento, oltretutto, i giornali greci avevano pensato a uno scambio di persona, ovvero che la polizia avesse picchiato l’uomo confondendolo con uno dei manifestanti presenti quel giorno, ma subito dopo si è compreso che la manifestazione c’entrava poco o nulla.
Certo è che – per quanto si vogliano dare delle attenuanti e quindi sostenere anche che gli uomini in divisa non volessero derubare l’esercizio commerciale – il video mostra gli agenti picchiare senza mezzi termini il dipendente del chiostro e, quindi, abusare incresciosamente del loro potere. Qualunque sia stata, infatti, la causa della reazione dei poliziotti – se per rispondere a un’offesa o per mostrare il pugno – in nessun caso risulterebbe tollerabile il loro gesto.
Reazioni
Il capo della polizia greca ha confermato che provvederà ad aprire un’indagine interna per accertare le responsabilità degli agenti coinvolti, anche se ha confermato la tesi dei suoi uomini, secondo cui – per l’appunto – sarebbero stati ingiustamente accusati e attaccati dal dipendente. Il sindacato della polizia ha addirittura redarguito gli agenti non per la loro reazione, ma perché avrebbero dovuto, “secondo la legge” – quale non si sa – arrestare il titolare dell’esercizio per avergli negato l’acquisto.
I mass media greci hanno gridato allo scandalo per questo episodio, chiedendosi se è questo il vero volto della polizia, ovvero uomini che si abbassano a rubare dell’acqua soltanto per il gusto di sentirsi intoccabili. Effettivamente, non è il primo episodio di abuso che viene reso noto; lo stesso giorno dell’accaduto, alcuni poliziotti avrebbero pestato dei giornalisti che stavano riprendendo l’irruzione della polizia a Exarchia, durante la manifestazione, e avrebbero picchiato uno studente tedesco in Erasmus presente durante gli scontri nel quartiere, ma – a quanto sembra – senza parteciparvi attivamente.
E’ vero che il quartiere è uno dei più rivoltosi e covo di organizzazioni anarchiche di ogni tipo, per cui è comprensibile che la polizia fosse tesa e impaurita, ma l’abuso non può mai essere tollerato, specialmente quando si rivela stupido e senza senso. Un po’ meno d’impulsività – e di impunità – non guasterebbe.
Di Flavio Boffi da Eastjournal.net
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