Giornata degli scomparsi: si ratifichi la Convenzione Onu

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In occasione della 'Giornata internazionale degli scomparsi' che si celebra oggi 30 agosto, Amnesty International sollecita i governi alla ratifica della 'Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate'. Dagli anni '80, Amnesty e le Nazioni Unite hanno ricostruito le vicende di migliaia di persone scomparse in più di 80 paesi: solo nel 2007, migliaia di denunce di sparizione sono pervenute da 29 paesi.

Le sparizioni forzate sono venute all'attenzione internazionale all'epoca delle dittature militari latino-americane. "Ma negli ultimi 25 anni le cose sono cambiate" - afferma Amnesty. "La pratica governativa di catturare persone e tenerle in prigionia segreta si è evoluta e diffusa da quando un numero sempre crescente di paesi ha accettato e giustificato questo crimine in nome della "lotta al terrorismo". Il 6 settembre 2006, il presidente degli Usa George Bush ha confermato che la Cia stava portando avanti un programma di detenzioni prolungate in centri segreti che coinvolgeva a vari livelli diversi paesi di ogni parte del mondo. Le persone detenute nel contesto di questo programma sono vittime di sparizione forzata: sono detenute senza che nessuno sappia dove si trovino e rischiano la tortura e la morte. Il programma è stato nuovamente autorizzato dal presidente Bush nel luglio 2007" - sottolinea il comunicato di Amnesty. Prima del 2001 in Pakistan, le sparizioni erano rare. Ma dopo gli attacchi contro gli Usa dell'11 settembre, le detenzioni segrete sono diventate una prassi giustificata in nome della "guerra al terrore" ed estesasi fino a colpire attivisti che si limitano a chiedere maggiori diritti per gruppi regionali o etnici, come i baluci e i sindh.

"Tuttavia, qualcosa si può fare per fermare questi orrendi crimini una volta per tutte" - edidenzia Amnesty. "Un giorno come oggi, 25 anni fa, le Nazioni Unite istituirono la Giornata internazionale degli Scomparsi. Oggi l'Onu e molte organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, stanno sollecitando la ratifica della 'Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate'. Si tratta di quello che potrebbe essere un primo strumento importante per ottenere giustizia in favore di migliaia e migliaia di persone che stanno cercando i propri familiari e per tutti coloro che sono vittime, in questo momento, di detenzioni segrete e dunque particolarmente a rischio di subire violazioni dei diritti umani".

Se fosse ratificata e adottata da tutti i governi, la Convenzione ricorderebbe ai governi che la detenzione segreta è illegale e potrebe consentire ad impedire che crimini come quelli commessi contro Ernestina ed Erlinda - descritti sul sito di Amnesty - restino impuniti, e darebbe una mano ad Amina Masood Janjua - la signora pachistana a ritrovare il marito scomparso: Masood Ahmad Janjua, secondo testimoni oculari, sarebbe stato arrestato su un autobus dalle forze di sicurezza pachistane e si sostiene che sia prigioniero, senza accusa né processo, in un centro segreto di detenzione.

Per prendere parte alla campagna globale contro le sparizioni e aiutare persone come Mar㭀a Victoria e Amina a ottenere giustizia per i propri cari, Amnesty International invita ad aderire all'appello per la ratifica della Convenzione, sul sito www.icaed.org e a firmare gli appelli on line in favore di Ernestina ed Erlinda Serrano Cruz e Masood Ahmad Janjua. Per la giornata di oggi la sezione internazionale di Amnesty ha reso noto il rapporto Pakistan: Denying the Undeniable: Enforced Disappearances in Pakistan". [GB]

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