Gioco di interessi nel Sahara Occidentale

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Il diritto riconosciuto e legittimo all'autodeterminazione del popolo saharawi sembra soccombere agli interessi economici, commerciali e geostrategici delle potenti compagnie petrolifere straniere che operano nella regione. L'Associazione spagnola Fundaci㳀 UB Solidaritat ha esposto queste sue preoccupazioni definendo i vari attori che partecipano al conflitto e le ripercussioni che l'eventuale indipendenza del Sahara Occidentale avrebbe su Algeria e Marocco. Secondo Fundaci㳀 UB Solidaritat, l'eventuale sfruttamento dei giacimenti petroliferi ad opera della compagnia nordamericana Kerr-McGee e della TotalFinaElf proprio nei territori saharawi, rende questa regione importante per il Marocco come nuova risorsa di finanziamento. Uguale interesse strategico avrebbe il territorio saharawi per l'Algeria, che potrebbe dall'alleanza ottenere uno sbocco sull'Atlantico e un'influenza rilevante sul Marocco. Intanto il Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha accolto con soddisfazione la notizia della liberazione da parte del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Seguiat el-Hamra e Rio de Oro) di 100 prigionieri marocchini, rilasciati nella località algerina di Tinduf. Il Polisario ha definito la liberazione dei cento prigionieri come un atto di natura strettamente umanitaria. Già nel gennaio scorso il Fronte Polisario consegnò alla Croce Rossa Internazionale 115 prigionieri.
Pubblicato il: 13.07.2002 " Fonte: » Oneworld Spagna, Fundaci㳀 UB Solidaritat, Un News Centre;
" Approfondimento: » Observatori Solidaritat - Western Sahara, Fronte Polisario ;

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