Forum Sociale: in rete per difendere l'acqua

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Grande successo del seminario promosso dal Contratto mondiale per l'acqua, Riccardo Petrella in testa, l'implacabile organizzatore Rosario Lembo, e molti africani, del Senegal, del Mali, di altri paesi. Interventi anche di Aminata Traoré, la signora del Forum africano, ex ministro della cultura, e di Danielle Mitterrand, che, fragile e gentile, dice cose competenti e nette contro la "ditattura economica e finanziaria" che nega a miliardi di esseri umani l'accesso a un diritto essenziale come l'acqua: "Basterebbe - ha detto la vedova del presidente francese - l'uno per cento dei mille miliardi di dollari che ogni anno si spendono in armamenti, per assicurare l'acqua a tutti: percio' dite ai vostri deputati che non li voterete, se quando si tratta di approvare il bilancio della difesa non dedicheranno l'uno per cento a questo scopo".

Ad introdurre il dibattito Petrella, che ha raccontato come duecento multinazionali abbiano creato, il 27 ottobre scorso, Aquafed, che nel suo statuto annuncia che si dedicherà a un lavoro di lobby, presso l'Unione europea, la Omc, la Fao, l'Oms, perché l'acqua finisca nelle loro mani. "E noi - si è chiesto Petrella - che capacità di allenza globale abbiamo? Perché tutti i tentativi che facciamo da anni restano deboli?". E che ci sia un gran bisogno di alzare un argine lo hanno testimoniato i racconti dei senegalesi e dei maliani. In Senegal, le tariffe sono tali che chi non ha l'acqua corrente in casa, cioè i più poveri, pagano il doppio. Nel Mali, paese perseguitato dalla siccità, la gestione del grande fiume Niger, su cui Bamako si affaccia, è stata talmente dissennata, con le dighe, che si verificano periodicamente inondazioni, e la gente non ha acqua potabile a sufficienza. "Ma nel mio albergo - ha chiosato Petrella - c'è l'acqua minerale dell'Alta Savoia". Di certo, questa mattina altri tipi di legami, tra Europa e Africa, si sono stretti un poco di più.

Il continente africano ha il sistema di approvvigionamento idrico peggiore al mondo. Il continente è particolarmente colpito dalla distribuzione irregolare di acqua: il 50% dell'intera superficie idrica si trova nel solo Bacino del Fiume Congo, mentre l'Egitto è una delle zone che soffre maggiormente lo stress idrico ed è il maggior consumatore. Le tre principali nazioni interessate dal Bacino del Nilo - Egitto, Etiopia e Sudan - possono ciascuna aumentare il prelievo dal fiume solo a spese delle altre due.

Andando oltre Oceano, dal 24 al 29 gennaio si tiene a Caracas, Venezuela, il II Forum Sociale delle Americhe in un clima di grandi speranze. Dalla vittoria in Bolivia dei movimenti sociali e popolari contro la privatizzazione dell'acqua e del gas, all'elezione di Evo Morales, alla resistenza delle Comunità di Pace in Colombia, alla campagna elettorale in moto degli zapatisti, all'elezione in Chile della prima donna presidente Michelle Bachelet, socialista, torturata durante il golpe del '73. Un vento di forti cambiamenti che investe tutti i Paesi sudamericani e che inevitabilmente alimenta la speranza e la dignità dei movimenti sociali mondiali che parteciperanno al Forum in Venezuela e che in tutto il pianeta si battono per la difesa dei beni comuni, della democrazia partecipata e dei diritti dei popoli. Al Forum Sociale delle Americhe si parlerà anche di "Acqua". A Sud, il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua, il Cevi e la Coordinadora nacional de la defensa de l'agua, de los recursos naturales, los servicios básicos y la vida (Bolivia), sono tra i promotori di due seminari insieme a molti altri movimenti italiani e latinoamericani a cui parteciperanno il boliviano Oscar Olivera, Giuseppe De Marzo, Emilio Molinari e Danielle Mitterand. [AT]

Fonte: Contratto mondiale dell'acqua

Apprfondimenti: Dossier Acqua per tutti

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