Finanziaria 2004: tagli, spot e beneficienza

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Si avvicina il Natale, e come sempre in questo periodo va molto di moda parlare di aiuti a chi nel mondo sta peggio di noi e fioccano da più parti inviti ai cittadini a contribuire, aiutando chi lavora per miigliorare le condizioni di vita nei paesi svantaggiati del mondo.

Anche il governo, nella Finanziaria 2004, affronta questo problema.

Come? Grazie alla creatività di Tremonti, con la "de-tax".

Ma cos'è la "de-tax"? Essenzialmente si tratta di aiutare chi muore di fame facendo shopping. La misura prevede infatti che l'1% dell'IVA sugli acquisti minimo 50 euro in negozi convenzionati verrà destinata a finanziare progetti di cooperazione internazionale.

Tale manovra copre fino alla strabiliante cifra di 1 milione di euro, e non in tutta Italia: saranno infatti "individuati i territori comunali dove fare la sperimentazione" e saranno "individuatele associazioni che svolgono attività etiche cui destinare i soldi raccolti". Non si capisce come
verranno spesi i soldi, se direttamente dalle ONG cui verranno indirizzati o se saranno incamerati dallo Stato (modello Missione Arcobaleno) che poi li destinerà alle associazioni che svolgono attività etiche.

Nel frattempo l'Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS)è in piena e preoccupante crisi, visto che per quest'anno c'è un decremento del 15% rispetto al 2003: la somma stanziata è infatti di 546 milioni di euro contro i 657 milioni dello scorso anno. Questo mentre, per rispettare gli impegni del DPEF di raggiungere nel 2006 lo 0,33% del rapporto APS/PIL, si sarebbe dovuto stanziare almeno 1 miliardo di euro.

Ma per rassicurarci, agli esteri dicono che ci sarà la "de-tax", e che anche una parte dei fondi 8 per mille dovrebbero essere assimilati all'APS.

Resta il fatto che la spesa dell'Italia in questo ambito è oggi la più bassa d'Europa: solo lo 0,11% del Pil.

Sbilanciamoci! ritiene che bisogna riformare la cooperazione e aumentare gli stanziamenti e propone:

- uno stanziamento di 250 milioni di euro aggiuntivi che vadano a rafforzare la componente bilaterale dell'aiuto e a favore dei programmi di cooperazione;

- una radicale riforma del sistema e della struttura della cooperazione allo sviluppo, con una nuova legge e la creazione di un'Agenzia ad hoc;

- provvedimenti urgenti - come extrema ratio anche il commissariamento per la riorganizzazione della struttura della Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo che risulta, per mancanza di personale tecnico e di procedure snelle e trasparenti, largamente
inadeguata (e anche inefficiente) rispetto al suo mandato.

Per conoscere tutte le proposte alternative di Sbilanciamoci ! scaricate la nostra Controfinanziaria per il 2004 "Cambiamo finanziaria.

Fonte: Campagna Sbilanciamoci

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