Europarlamento: "Gli Stati Ue si dividano il peso dell'immigrazione"

Stampa

Serve un approccio unitario a livello europeo nei confronti dell'immigrazione e uno sforzo maggiore per prevenire ulteriori perdite di vite umane in mare. Lo dice il Parlamento Europeo, che in una risoluzione approvata il 18 dicembre alla commissione per le libertà civili di valutare le varie politiche interessate, elaborare una serie di raccomandazioni e presentare una "relazione d’iniziativa strategica" in Plenaria entro la fine del 2015.

Almeno 3.072 persone, ricordano gl eurodeputati, sono morte nel Mediterraneo nei primi nove mesi di quest'anno.  L'Unione europea dovrebbe assumersi la giusta parte di responsabilità e dimostrarsi solidale nei confronti degli Stati membri che accolgono il maggior numero di rifugiati e richiedenti asilo "in termini assoluti o relativi", dicono i deputati, richiamandosi ai trattati UE.

Solidarietà significa anche "contribuire in misura sufficiente" al bilancio e alle operazioni delle agenzie di frontiera dell'UE come Frontex e EASO, sottolinea la risoluzione. È necessario che gli obblighi di ricerca e soccorso siano "effettivamente rispettati" e vengano destinati pertanto "opportuni finanziamenti a tal fine nel medio e lungo periodo", afferma il Parlamento. Dovrebbe essere condotta, altresì, un'analisi di come sono spesi i fondi destinati agli affari interni.

L'Unione europea dovrebbe assicurare un accesso sicuro e legale al sistema di asilo dell'UE, afferma la risoluzione, cercando di trovare anche nuovi canali di migrazione legale. Riguardo all’immigrazione irregolare, i deputati propongono di fare ricorso al trattamento rapido delle domande, in collaborazione con i paesi terzi di transito e di origine, e al rimpatrio dei migranti che "non soddisfano i requisiti per ottenere asilo e protezione nell'UE, così da garantire un utilizzo ottimale delle risorse a vantaggio delle persone che necessitano realmente di protezione". Politiche di rimpatrio volontario dovrebbero essere incoraggiate garantendo nel contempo la protezione dei diritti di tutti i migranti, aggiunge il testo.

Per far fronte alle cause profonde della migrazione, i deputati chiedono chiarimenti circa il ruolo delle politiche in materia di protezione regionale, reinsediamento e rimpatrio, inclusi gli accordi di gestione della migrazione. Nel testo si sottolinea inoltre la necessità di esaminare la strategia globale di cooperazione con i paesi terzi e l'obbligo per tali paesi di rispettare i diritti fondamentali e di assicurare la protezione dei rifugiati.

I deputati chiedono infine agli Stati membri di imporre severe sanzioni penali contro la tratta di esseri umani e contro le persone o i gruppi che sfruttano i migranti vulnerabili nell'UE.

Da Stranieriinitalia.it

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea, nel quadro dei programmi di comunicazione del Parlamento Europeo. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Unimondo.org e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vedi la pagina del progetto  BeEU - 8 Media outlets for 1 Parliament 

Ultime notizie

Rinnovabili VS nucleare

21 Ottobre 2025
Ma l'energia nucleare può ancora competere con le energie rinnovabili? No! (Alessandro Graziadei)

Le 200 multinazionali che comandano nel mondo

20 Ottobre 2025
Francuccio Gesualdi: “le risorse per eserciti e industria bellica sono sottratte alla soluzione problemi sociali e ambientali”. (Laura Tussi)

Quella pagina oscura sulla morte di Bianzino

19 Ottobre 2025
Elle Biscarini e Sara Calini ci raccontano con una serie di podcast il caso della morte di Aldo Bianzino, una storia piena di ombre.

Contro la pedo-pornografia: l’UE rinvia la decisione finale

18 Ottobre 2025
Il voto del Consiglio Europeo sul regolamento della Chat Control è rimandato. (Miriam Rossi)

Dopo la bomba sotto la casa del collega Sigfrido Ranucci...

17 Ottobre 2025
La solidarietà di tutta la redazione a Ranucci e alla sua famiglia. Ma non basta la solidarietà dopo le bombe. (Raffaele Crocco)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad