Eserciti in Congo, a rischio 100.000 sfollati

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Continua l'avanzata delle truppe del Movimento di liberazione del Congo (Mlc) di Jean Pierre Bemba e dei suoi alleati verso Beni (oltre 300 chilometri a nord di Goma) una delle principali città dell'Ituri, la regione nord orientale della Repubblica democratica del Congo. Secondo un operatore delle Nazioni Unite raggiunto telefonicamente dalla coalizione "Anch'io a Kisangani", la conquista di Beni porterebbe a uno scontro paragonabile ai massacri del Rwanda tra tutsi e hutu e potrebbe provocare 100mila profughi, che si aggiungerebbero ai circa 60mila sfollati nei pressi di Oicha. Organizzati dalle Nazioni Unite, continuano gli incontri tra i leader degli schieramenti che oltre a Bemba vede la Coalizione democratica congolese-Movimento di liberazione con gli ambasciatori dei cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Sul piatto si trova il controllo di un territorio, l'intera zona nord orientale dell'ex Zaire, ricco di oro, diamanti, coltan e legname, che garantirebbe allo schieramento capace di governarlo anche un enorme peso politico. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, si era detto profondamente preoccupato per le violazioni dei diritti umani registrate in Ituri. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU lo scorso 24 dicembre ha condannato la ripresa dei combattimenti dei ribelli che vengono difficilmente contenuti dai 4180 uomini, di cui 3595 militari, 482 osservatori militari e 180 dello staff, delle forze dell'ONU MONUC, insufficenti secondo la società civile locale che chiede almeno 8700 e un allargamento delle sue competenze, fino a diventare una vera forza di protezione della popolazione civile.
Pubblicato il: 28.12.2002
" Fonte: » AllAfrica, Chiama l'Africa, UN News;

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