Enti locali: per la pace in Medio Oriente è tempo di agire

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"I Comuni, le Province e le Regioni devono assumere un ruolo attivo per la pace in Medio Oriente: tutti, grandi e piccoli, di qualsiasi orientamento politico, con molti o pochi soldi, hanno la possibilità di fare qualcosa di utile e di insostituibile". Lo afferma il 'Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani' che lancia un un appello e un piano d’azione per fronteggiare le drammatiche conseguenze della guerra a Gaza e per la pace in Medio Oriente. "Ci sono molte cose concrete da fare - ha dichiarato Flavio Lotti, direttore del Coordinamento nazionale. Dobbiamo essere consapevoli che la diplomazia delle città può cambiare le cose. Il tempo di agire è ora. In Italia, in Europa, nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele".

Dopo aver promosso sabato 17 gennaio ad Assisi la manifestazione nazionale per la pace in Medio Oriente e numerose manifestazioni locali, Il Coordinamento nazionale sottolinea che gli Enti locali possono contribuire in modo significativo ad alleviare le sofferenze delle vittime innocenti del conflitto, a ricostruire la fiducia e la speranza nella pace, a sostenere i palestinesi e gli israeliani che stanno lavorando per la pace e la riconciliazione tra i due popoli, a promuovere il riconoscimento, il dialogo e la comprensione reciproca, a difendere i diritti umani, a sollecitare l’impegno politico dell’Unione Europea e dei suoi membri per mettere fine a questo lungo conflitto" - afferma il comunicato del Coordinamento. Ma per "essere efficace, l’azione delle città e dei governi locali deve essere strutturata, coordinata e continuativa, sia a livello nazionale che europeo".

A questo scopo il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, impegnato da vent’anni per la pace in Medio Oriente insieme ai rappresentanti delle città israeliane e palestinesi, ha promosso la costituzione della Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente (2000) e ha contribuito alla fondazione dell’Alleanza dei Comuni per la Pace (Municipal Alliance for Peace) che riunisce le associazioni nazionali degli enti locali palestinesi, israeliani e del resto del mondo (2005).

Per rafforzare ed estendere l’impegno delle città e dei governi locali europei e delle loro associazioni, il 'Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani' ha organizzato la Terza Conferenza europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente che si è tenuta a Venezia dal 25 al 27 settembre scorsi. Nel corso dei lavori, che hanno visto la partecipazione dei rappresentanti delle città israeliane e palestinesi, di cento città europee e di tutte le istituzioni e organizzazioni europee degli enti e dei governi locali, è stato definito un vero e proprio piano di lavoro comune.

"A Venezia - spiega Flavio Lotti - abbiamo definito un vero e proprio piano di lavoro comune. Ora dobbiamo attuarlo. Per questo invitiamo tutte le istituzioni locali ad aderire al programma "'100 città per la pace in Medio Oriente'. Il nostro primo obiettivo è costruire una coalizione di almeno cento Comuni, Province e Regioni italiane decise a lavorare, con continuità, per la pace tra israeliani e palestinesi con iniziative concrete di solidarietà e cooperazione".

In concreto, il Coordinamento nazionale propone ai Comuni, alle Province e alle Regioni di:

  • 1. Deliberare l’adesione al programma "100 città per la pace in Medio Oriente" e alla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente.
  • 2. Aderire alla campagna di solidarietà "Diamo un futuro ai bambini di Gaza" versando un contributo e partecipando all’attuazione dei progetti di cooperazione decentrata che saranno identificati non appena sarà possibile entrare nella striscia di Gaza.
  • 3. Dichiarare la propria disponibilità ad accogliere nelle nostre città e nelle nostre famiglie le bambine e i bambini di Gaza come segno concreto di aiuto e solidarietà.
  • 4. Adottare e far adottare a distanza un bambino o una bambina palestinese.
  • 5. Collaborare all’organizzazione di una missione di pace in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati da realizzarsi con il più vasto appoggio e coinvolgimento delle città e delle istituzioni italiane ed europee.
  • 6. Sostenere la campagna per trasferire la sede dell’Onu a Gerusalemme e trasformare questa città contesa nella capitale della pace e della riconciliazione. Una capitale per due popoli e due Stati, aperta a tutte le religioni e a tutti i popoli della terra.
  • 7. Aderire e sostenere la campagna per un’informazione e comunicazione di pace "Cara Rai".

Per adesioni e informazioni:
Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
Via della Viola 1 (06122) Perugia
Tel. 075/5722479 - Fax 075/5721234
email: [email protected]
Sito: www.entilocalipace.it

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