Energia: sporca dal nucleare, pulita dalle biomasse

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All'apertura dell'assemblea annuale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) , Greenpeace ha denunciato il ruolo di questo organismo nella promozione del nucleare civile e quindi nella proliferazione atomica che ne deriva. 40 attivisti hanno attaccato uno striscione all'edificio delle Nazioni Unite a Vienna, con scritto "IAEA = NUCLEAR POWER = NUCLEAR BOMBS". Una bomba volante lunga 6 metri con scritto "IAEA" volava in cielo mentre davanti al cancello camminava anche un missile nucleare con il messaggio "NUCLEAR POWER = NUCLEAR BOMBS".

"L'energia nucleare è sporca, pericolosa ed economicamente insensata. Non solo, alimenta anche la proliferazione atomica, perché offre il materiale usato per le bombe atomiche" ha detto Donatella Massai, direttore generale di Greenpeace. Perfino il direttore generale dell'AIEA, Mohammed ElBaradei, riconosce che 35-40 Paesi possono sviluppare armamenti nucleari nel giro di pochi mesi. Greenpeace propone la creazione di una "Nuclear Free Zone" nel Medio Oriente con l'abbandono del nucleare civile e la promozione delle fonti rinnovabili. L'energia eolica cresce in Europa di 6.000 MW l'anno, l'equivalente di due grandi centrali atomiche, allo stesso tempo per costruire un solo reattore nucleare ci vogliono10 anni.

E sulle energie rinnovabili il Wwf sottolinea che una delle più importanti soluzioni consiste in un utilizzo moderno e all'avanguardia del legno. La nuova campagna del Wwf punta tutto sul legno ed è stata lanciata a Biella, in occasione della quarta edizione di Forlener, la più importante rassegna italiana dedicata alla filiera foresta-legno-energia organizzata da Paulownia Italia in collaborazione con Regione Piemonte e Provincia di Biella. La nuova campagna del Wwf Internazionale e AEBIOM (Associazione Europea per la Biomassa) è stata chiamata "BiopowerSwitch 15%" e ha l'obiettivo di ottenere, entro il 2020, il 15% della produzione d'energia dall'utilizzo di biomassa nei paesi industrializzati (oggi ferma all'1%). "Passare dal carbone alla biomassa pulita - ha detto Michele Candotti del Wwf - diminuirà le emissioni di anidride carbonica di oltre 1.700 milioni di tonnellate all'anno. Il contributo della bioenergia è tale che l'inquinamento da carbonio dei combustibili fossili diminuirà del 25% entro il 2050".

Il programma "BiopowerSwitch 15%" è destinato a creare fino a 300.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020: per ogni megawatt di bioenergia installato si creano infatti tra 1 e 2 posti di lavoro. Altro vantaggio è rappresentato dal fatto che i posti di lavoro possono essere creati nelle aree rurali: in questi luoghi la produzione di combustibile derivante da biomassa offre un nuovo flusso di reddito per gli agricoltori. In Italia le nuove coltivazioni energetiche (cedui a corta rotazione come pioppi, salici, robinie) hanno una previsione di sviluppo di 100 mila ettari nelle grandi pianure del nord entro il 2007 e costituiscono una nuova frontiera per il mondo agricolo. [AT]

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