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Elezioni europee: le proposte e gli appelli ai candidati dalle reti della società civile
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A due settimane dalle elezioni del Parlamento europeo sono numerosi gli appelli ai candidati da parte delle reti e delle coalizioni della società civile. Ne presentiamo una rassegna - che completeremo nei prossimi giorni - privilegiando soprattutto le iniziative promosse dai diversi coordinamenti di associazioni.
- Cooperazione internazionale e aiuti allo sviluppo
L'Associazione Ong Italiane, il Cini (Coordinamento Italiano Network Internazionali), il Comitato Italiano Sovranità Alimentare, il Forum Permanente del Terzo Settore e la Tavola della Pace hanno presentato ai Parlamentari e ai candidati alle prossime elezioni europee il "Manifesto di Concord per le elezioni del Parlamento Europeo 2009" (in inglese in .pdf e sintesi in italiano in .pdf) e il "Rapporto annuale di Concord sullo stato degli aiuti allo sviluppo dei Paesi dell'Unione Europea" (in inglese in .pdf). Entrambi i documenti prodotti nell'ambito di Concord (la Confederazione Europea delle Ong di sviluppo e di emergenza che rappresenta più di 1.600 organizzazioni della società civile supportate da milioni di cittadini europei), in questi stessi giorni sono stati presentati e diffusi nelle sedi comunitarie di Bruxelles e nei 22 Paesi dell'Unione.
Il manifesto della rete Concord identifica sei aree prioritarie di azione nel campo della cooperazione internazionale. Si tratta di impegni per allocare maggiore e migliore aiuto pubblico allo sviluppo; un reale giustizia commerciale; per favorire un mondo libero dalla fame; assumere sul serio l'esigenza di giustizia climatica; promuovere l'uguaglianza di genere e i diritti delle donne e lavorare per mettere fine alla povertà. In particolare per quanto riguarda l'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ActionAid chiede di evitare che le cancellazioni del debito e altre pratiche di "aiuti" siano calcolati come aiuto in quanto non comportano un effettivo trasferimento di risorse verso i paesi del Sud del mondo.
- Diritto all'acqua e beni comuni
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua promuove una serie di iniziative per "un’Europa dell’acqua pubblica, dei beni comuni e dei diritti sociali". L'appello intende contrastare la recente approvazione da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione in cui si torna a sostenere la natura economica del bene acqua, un passo indietro rispetto alla risoluzione approvata nel 2006. E chiede agli Enti Locali - soprattutto in quelli incui si svolgono le amministrative - che dichiarino l’acqua come bene comune, il servizio idrico integrato "privo di rilevanza economica" e mettano in campo le premesse per la ripubblcizzazione dell’acqua e la partecipazione alla gestione dei cittadini e dei lavoratori.
- Commercio equo e solidale
Agices e Fairtrade Italia hanno lanciato un appello ai candidati chiedendo di sottoscrivere un impegno concreto "a battere la crisi con regole e prodotti più giusti e più solidali". Lo stesso impegno pubblico verrà proposto ai candidati di altri 20 Paesi dell’Unione Europea dove il Commercio Equo e Solidale porta avanti il suo lavoro di sensibilizzazione e di cambiamento delle regole, della produzione e dei consumi. L’elenco dei candidati europei che accetteranno di sottoscrivere l’impegno verrà pubblicato sui siti delle due organizzazioni e verranno realizzati incontri con i gruppi parlamentari e i parlamentari interessati a promuovere il proprio impegno.
- Energia nucleare
Greenpeace ha scritto una lettera a sessanta candidati alle prossime Elezioni europee per conoscere la loro posizione sul ritorno dell'Italia al nucleare. L'associazione pubblicherà sul sito le loro posizioni entro il 25 maggio perché - prima di votare - i cittadini italiani sappiano senza censure chi è a favore e chi è contro. Ciascuno dei candidati è chiamato a indicare se è favorevole o contrario alla realizzazione sul territorio italiano di impianti nucleari EPR e di uno o più siti geologici per il deposito delle scorie nucleari.
- Diritti umani e cittadinanza
In vista delle elezioni amministrative il 'Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani', la Tavola della pace, Libera, Strada Facendo, il Cnca, il Gruppo Abele e Avviso Pubblico promuovono la campagna " Costruiamo le città dei diritti umani". Il documento intende interrogare i candidati e le forze politiche che li sostengono con alcune domande aperte a cui ciascuno può rispondere portando le proprie idee, proposte ed esperienze.