Ecco l'alleanza tra latifondo, agribusiness e aziende transnazionali

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Marina dos Santos, membro del Coordinamento Nazionale del MST, è figlia di un piccolo contadino che ha perso la terra durante gli anni '80. Suo padre, come la maggior parte dei sem-terra del sud del Brasile, ha perso la terra a causa dei debiti con una banca. I piccoli proprietari prendevano prestiti per finanziare le piantagioni e in caso di perdite del raccolto l'unica opzione era consegnare la terra alla banca. Dopo di questo, Marina e sua famiglia sono andati in città per lavorare come boias-frias. Nel 1989 decise di diventare suora per poter lavorare e studiare. Nello stesso anno, a 15 anni d'età, fu con il padre in un accampamento del MST, e vedendo l'organizzazione del movimento decise di farne parte. È stata la coordinatrice del movimento nell'ufficio di Rio de Janeiro fino al 2006, quando si è trasferita in quello di Bras㭀lia.

Quali sono le differenze tra il governo di Fernando Henrique Cardoso e il governo di Lula per quello che riguarda il MST?

La principale differenza fra i due governi è relativa al trattamento riservato ai poveri del campo che realizzano occupazioni di terra e manifestazioni per la Riforma Agraria. Il governo FHC, tramite i ministri, i presidenti degli organi della Riforma Agraria e anche il presidente della Repubblica trattava la questione agraria e i lavoratori sem-terra come fosse un caso di polizia. Era lo stesso trattamento dei governanti dispensato agli scioperanti fino all'inizio del XX secolo. In questa forma legittimavano la repressione della polizia e la violenza dei latifondisti. Il governo Lula ha più sensibilità e capisce l'importanza storica della lotta per la Riforma Agraria del MST. A tal punto che ci hanno invitato a partecipare a consigli per discutere la questione della fame nel paese. Questa è una differenza fondamentale, che anche se non mette fine ai latifondi, aiuta i movimenti sociali.

Qual è la sua opinione sul primo mandato del governo Lula sulle aspettative per la Riforma Agraria?

La Riforma Agraria non è avanzata nella forma necessaria per ridistribuire la proprietà della terra nel paese durante il governo Lula. Il governo ha dato priorità al modello agroesportatore, basato sulla produzione di monocultura in latifondi per l'esportazione di soia, canna da zucchero, cotone ed eucalipto. Gli "assentamenti"* effettuati non hanno attaccato il latifondo, la maggior parte è stata fatta in progetti già esistenti, regolamentazione fondiaria oppure su terre pubbliche. Oltre la metà si è concretizzata nella zona dell'Amazzonia Legale, senza struttura e lontana dei principali mercati consumatori. Gli obbiettivi del Piano Nazionale di Riforma Agraria del proprio governo non saranno seguiti. Non sono stati attualizzati gli indici di produttività che determinano se una terra può essere espropriata o no. Seguono ancora la tabella del 1975, che non considerava l'evoluzione tecnologica e chimica del periodo. D'altra parte, il governo ha ampliato significativamente il credito per la piccola agricoltura, ha portato energia elettrica agli assentamenti, fornisce alimenti alle famiglie accampate e ha ampliato gli investimenti in progetti di educazione, sanità, tempo libero e cultura nella zona di Riforma Agraria.

Cosa ti aspetti da questo secondo mandato del governo Lula? Che cosa la società può aspettare del MST?

Non ci illudiamo sul prossimo governo. Crediamo che il paese andrà avanti partendo delle azioni della società e del popolo brasiliano. Ecco perché i movimenti popolari devono avere autonomia, elaborazione teorica e capacità di mobilitazione. È ora di esigere i cambiamenti politici che servono gli interessi del popolo. Il MST andrà avanti con l'occupazione delle terre che non seguono il ruolo sociale e con le denunce contro la distruzione della natura promossa dall'agribusiness e dalle transnazionali della agricoltura. Noi e gli altri movimenti sociale faremo pressioni per la rottura con la politica economica neoliberale. Dobbiamo mostrare alla società gli interessi dietro i monopoli delle terre, dei media e del sistema finanziario. Faremo una grande campagna per l'annullamento della privatizzazione della Vale do Rio Doce, come ha determinato il Tribunale del Pará. La Vale è stata venduta per un terzo del suo profitto nell'anno seguente alla vendita.

È un caso esemplare del significato del neoliberalismo: si tolgono allo Stato dei settori strategici per lo sviluppo economico e per la sovranità nazionale che poi vengono venduti al sistema finanziario. La banca Bradesco controlla adesso la principale azienda mineraria del mondo per un valore minore del profitto annuo della azienda dopo la privatizzazione. Vogliamo discutere proposte, idee e piani per il settore agricolo e per la società brasiliana. La visione di Riforma Agraria del MST non si limita a discutere i numeri degli assentamenti. La Riforma Agraria è un nuovo modello agricolo basato sulla piccola e media proprietà, priorità alla produzione di alimenti per il mercato interno, creazione di una nuova matrice produttiva nelle campagne, adozione di tecniche di produzione che rispettano l'ambiente senza l'uso di agrotossici. Questo non accadrà per opera di un partito o di un gruppo politico, ma partendo della mobilitazione del popolo brasiliano intorno ad un progetto di sviluppo nazionale che modifichi la struttura della società brasiliana e mantenga la crescita della economia con la creazione di posti di lavoro, Riforma Agraria, investimenti nei servizi pubblici della educazione, sanità e distribuzione del reddito e delle ricchezze.

Qual'è, nella sua opinione, il principale nemico del MST? Come contrastarlo?

Il principale nemico del MST è l'avanzamento dell'alleanza tra latifondo, agribusiness e aziende transnazionali dell'agricoltura. Attualmente questo è il grande ostacolo per un processo massiccio di Riforma Agraria. L'agribusiness sta subordinando l'uso delle terre e le risorse naturale brasiliane alle necessità delle transnazionali come la Bunge, Cargill, Monsanto, Stora Enzo, Syngenta e ADM e alla speculazione del mercato finanziario internazionale.
Le terre devono servire al popolo brasiliano, che necessita di alimenti per oltre 70 milioni di persone che non mangiano abbastanza. Per questo abbiamo bisogno di un nuovo modello agricolo basato sulla piccola e media proprietà. Altro nemico del movimento e della società brasiliana è la mancanza di un progetto per il Brasile. Un nuovo modello agricolo necessita di un progetto di sviluppo nazionale che abbia come centro il rafforzamento del mercato interno, la distribuzione del reddito, l'industria nazionale per sostenere la creazione di posti di lavoro per il popolo. Il MST sta facendo il suo ruolo con le mobilitazioni popolari, nei dibattiti con la società e nella formulazione di un progetto di sviluppo nazionale.

L'Istituto Brasiliano di Scienze Criminali ha divulgato uno studio che mostra che la Giustizia decreta una media di sei mesi di reclusione ai lavoratori rurali e al massimo 20 giorni per i fazendeiros e poliziotti. Qual è la sua opinione su questo?

Questo è un sintomo dell'incomprensione dei segmenti del Giudiziario e del Legislativo rispetto alla questione agraria e alla dimensione della concentrazione della terra, che costituiscono un debito sociale e storico con la società brasiliana. Il conflitto di interessi tra i lavoratori sem-terra e i latifondisti ha riflessi dentro le istituzioni dello Stato brasiliano. Quest'anno più di 11 mila famiglie sono state rimosse e più di 800 lavoratori sem-terra sono stati messi in carceri. Allo stesso tempo, continuano le azione di mercenari e milizie dei fazendeiros.

Negli ultimi dieci anni, i latifondisti e l'agribusiness hanno assassinato più di 400 lavoratori rurali e hanno causato circa 12 mila conflitti, relativi anche al lavoro in schiavitù ed alla mancata osservazione delle regole lavorative. I mandanti dei massacri di Eldorado de Carajás, nel 1996, e Felisburgo, nel 2004, sono liberi. Nel campo parlamentare, la CPMI (Commissione Parlamentare Mista di Inquisizione della Terra) ha mostrato la forza dei nemici della Riforma Agraria e dei poveri del campo organizzati, con l'approvazione di un rapporto che vuole classificare le occupazioni di terra come atti di terrorismo e crimine. La lotta dei lavoratori sem-terra per la Riforma Agraria corrisponde alla lotta per l' uguaglianza sociale, per lo sviluppo del paese e per la democrazia. Vogliamo un paese democratico che dia condizioni politiche ed economiche alla libera espressione e organizzazione della popolazione povera di lottare per i suoi diritti.

Come trattano i militanti del MST i grandi media?

I media egemonici si sono specializzati nell'attaccare il MST e non si preoccupano di analizzare il motivo delle occupazioni delle terre e le proteste per la Riforma Agraria. Non ha interesse a discutere a fondo il problema agrario e la concentrazione di terre nel paese. Con questo, trattano le famiglie di lavoratori rurali sem-terra con pregiudizio. Non prendono in considerazione la situazione in cui vive la popolazione rurale. Le occupazioni di terre ci sono sempre state in Brasile e si costituiscono in una legittima reazione sociale in una società estremamente disuguale, dove l'1,6% dei proprietari, circa 35 mila famiglie, possiede il 46,78% di tutte le terre. Dall'altra parte, più di 4 milioni di famiglie di sem-terra non hanno i mezzi per mantenersi. L'agribusiness paga lo stipendio più basso della società brasiliana; un dipendente rurale raramente guadagna più di uno stipendio minimo (circa 125 euro).

Quale la posizione del MST sulla democratizzazione dei media?

Per il MST il governo deve seguire la Costituzione. Essa prevede l'equilibrio tra il sistema privato, pubblico e statale di comunicazione. Il Brasile deve costituire un sistema pubblico di media nel paese, che crei un'alternativa ai grandi media, che non vogliono le trasformazione del paese. Oltre alla concentrazione della terra, il Brasile è caratterizzato anche per la concentrazione dei media. La Globo è un esempio del modo di come è stato costituito il sistema brasiliano dei media, sia per la carta stampata che per la radiodiffusione.

I media in Brasile rappresentano la visione e le posizioni politiche dei gruppi predominanti. È il nuovo intelletto collettivo e organico delle strutture e dei blocchi di potere che cancella le prospettive delle classi subalterne, criminalizza i movimenti sociali e trasmette valori, ideologie e pensieri contrari al popolo brasiliano e ai cambiamenti sociali necessari. Per questo, crediamo che democratizzare la comunicazione è uno dei compiti del processo di trasformazione sociale che la sinistra deve promuovere nel paese.
Un progetto di sviluppo del paese implica la democratizzazione dell'accesso alla terra, alla educazione, ai mezzi di sopravivenza ed anche di comunicazione.
La democratizzazione della comunicazione sarà possibile soltanto come parte di un progetto popolare per il Brasile e non come un obbiettivo in se stesso, ma come un cambiamento necessario che deve essere integrato al progetto e alle lotte popolari.

Ci parli dell'importanza dei mezzi di comunicazione del MST, come la rivista, il giornale e la radio

La traiettoria di oltre 20 anni del movimento nella lotta per la Riforma Agraria e per i cambiamenti nella società ci ha obbligato a creare i nostri propri media per riuscire ad aprire un dialogo con il nostro popolo e con la società. Non ci illudiamo sui grandi media legati a grandi gruppi privati di capitale nazionale e straniero. Loro non accettano movimenti che questionino il modello economico e le ingiustizie sociali.

Per questo il Jornal Sem Terra viene pubblicato con regolarità da nove anni. Esiste anche la Revista Sem Terra. Tre anni fa, dalle mani dei movimenti sociali è nato il Jornal Brasil de Fato. Le difficoltà per mantenere queste pubblicazioni sono immense. La mancanza di risorse è una limitazione concreta per la libertà d'espressione nel paese e questo è pregiudiziale per la democrazia perché questa non è solamente la libertà di esprimere opinioni ma di avere condizioni per mantenere giornali, riviste e televisioni che manifestano il pensiero di tutti i settori della società. Per questo abbiamo bisogno di mantenere la nostra autonomia e costruire i nostri mezzi di comunicazione. Solo così potremo fare una disputa per l'egemonia nella società.

In questo spazio puoi parlare delle iniziative del MST nell'area della cultura della educazione che non trovano spazio nei grandi media.

Il ruolo del MST, oltre a lottare per la Riforma Agraria, è organizzare il popolo per la conquista dei suoi diritti presso lo Stato. La Riforma Agraria non è ristretta soltanto all'accesso alla terra, ma ad una serie di altri diritti come l'educazione e la cultura nella zona rurale. Dal 1984 il movimento si è preoccupato sempre ed è stato coinvolto nell'educazione, costruendo scuole, sviluppando corsi e lavorando nella formazione dei lavoratori del campo.

Sono usciti dall'analfabetismo oltre 25 mila sem-terra. Gli assentamenti del movimento contano più di 2 mila scuole dove hanno studiato più di 160 mila bambini e adolescenti; abbiamo 4 mila insegnanti. Per gli accampamenti sono state create le scuole itineranti per permettere agli studenti di seguire le lezioni anche quando l'accampamento viene spostato. Già funzionano in dieci regioni; sono 45 scuole nomadi, 350 educatori del movimento e 3 mila studenti. Sono già passati per queste scuole 10 mila studenti. Attualmente, abbiamo circa 30 gruppi di teatro e la maggior parte agisce nella realtà locale partecipando ad attività culturali e politiche. Il MST concepisce il teatro come una forma per riaffermare valori sulla lotta per la trasformazione del paese.

Nell'area di produzione abbiamo esperienze positive che riescono a fornire al mercato locale prodotti organici di qualità. Nel nordest del Paraná abbiamo una cooperativa che produce e industrializza latte, zucchero di canna, panne, yogurt, carne e altri prodotti. Esportano anche la cacha㧀a in Europa. Esiste un'altra cooperativa di 230 famiglie distribuite in quattro regioni che produce 22 tonnellate di semi agroecologici. È un'esperienza fantastica che è stata elogiata anche dal Ministero dell'Agricoltura. Sono più di 60 varietà di semi di verdura prodotte senza l'utilizzo di agrotossici. In tutto il Brasile esistono esperienze come queste, che mostrano l'importanza e la potenza della Riforma Agraria nello sviluppo del paese.

Nota:
*L'assentamento è uno spazio fisico, geograficamente delimitato, che comprende un gruppo di famiglie beneficiate dai programmi governativi di riforma agraria. La costituzione di un assentamento è il risultato di un decreto amministrativo del governo federale, il quale stabilisce le condizioni legali di possesso ed uso della terra. L'assentamento è frutto, quindi, di un atto amministrativo che limita il territorio e seleziona le famiglie beneficiarie, creando un nuovo ambiente geografico e una nuova organizzazione sociale. (Carvalho, 1999).

Fonte: www.fazendomedia.com

Traduzione di Marco Aurelio Sambaqui Gamborgi

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