Dossier/ La lotta per la sopravvivenza dei popoli indigeni

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Gli indigeni rappresentano circa il 6% della popolazione mondiale e, anche se non mancano le buone notizie (il 16 maggio è stata approvata la bozza di costituzione in cui il Cile assume l’identità di “Stato plurinazionale”, riconoscendo la soggettività e i diritti dei popoli indigeni) in gran parte del mondo gli indigeni sono ancora destinatari di abusi e ingiustizie.

In questo dossier si fa il punto sulla condizione della popolazione nativa oggi attraverso dati e approfondimenti. 

Quanti e dove

Sono almeno 370milioni gli indigeni del mondo, sparsi in più di 90 nazioni diverse: tra loro, circa 150milioni vivono in società tribali. Insieme rappresentano circa il 6% della popolazione mondiale, ma anche il 15% di tutti i poveri. Gli indigeni parlano 4000 delle 7000 lingue esistenti, ma secondo lo State of the World’s Indigenous Peoples almeno il 90% di queste sarebbe a rischio di imminente estinzione.

I popoli indigeni vivono in territori in cui è presente l’80% della biodiversità terrestre. Quando i loro diritti territoriali sono garantiti, secondo gli studi, i popoli indigeni ottengono risultati di conservazione pari se non migliori dei programmi convenzionali. Tentativi di assimilare gli indigeni alla società ci sono sempre stati e passano anche attraverso tentativi di ‘istruzione forzata‘. Secondo la ong Survival International, oggi, circa due milioni di bambini indigeni di varie parti del mondo studia nelle “Factory School”, ovvero “in scuole residenziali finalizzate all’assimilazione, dove gli strappano l’identità indigena e li indottrinano per conformarli alla società dominante”...

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