Dossier/ Basi militari in Italia: il programma ‘Basi Blu’

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È di 1.760 milioni di euro la stima dell’investimento di Basi Blu, il programma del Governo Italiano che punta principalmente ad adeguare e ammodernare le capacità di supporto logistico delle Basi navali della Marina militare sparse nel Paese. In questo terzo e ultimo dossier dedicato alle basi militari in Italia, si fa il punto su ciò che si sa del programma e dei movimenti che vi si oppongono.

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Il programma Basi Blu

Nel gennaio 2024 il Governo italiano ha trasmesso alla Commissione Esteri e Difesa del Senato e della Camera dei Deputati la richiesta di un parere parlamentare sul programma ‘Basi Blu’. Il programma, nasce dall’esigenza di adeguare le capacità di supporto logistico delle principali Basi navali italiane (Taranto, La Spezia e Augusta), ma anche di quelle supporto logistico (Brindisi, Messina, Cagliari, Ancona, Venezia, Napoli e Livorno).

Il piano prevede la realizzazione delle opere marittime, funzionali ad ampliare le banchine e il potenziamento dei servizi essenziali di base, come lo scarico e il trattamento di acque nere e grigie, migliorare le capacità di distribuzione dei combustibili ed adeguare le reti elettriche sulla base delle maggiori esigenze di carico. La realizzazione di tali opere – si legge nella scheda tecnica presentata alle commissioni – consentirà alla basi di avere una minore impronta ambientale e di adeguarsi ai nuovi standard della Nato, consentendo di ospitare gruppi navali dell’Alleanza o di altri Paesi Alleati.

Nella base di Taranto, in Puglia, è previsto il dragaggio dei fondali, il consolidamento strutturale delle banchine della Stazione Navale Mar Grande e la realizzazione di due nuovi moli.Ad Augusta, in Sicilia, l’intervento prevede una serie di interventi finalizzatiall’ammodernamento delle opere marittime e dei servizi in banchina. Si prevede poi la realizzazione di una struttura operativa per l’Ufficio operazioni portuali, nel compendio logistico-alloggiativo di Campo Palma. Per le basi secondarie e di supporto logistico, l’intervento prevede l’ammodernamento delle infrastrutture, delle opere marittime e dei servizi in banchina della base di Brindisi, finalizzato all’ormeggio ed al supporto logistico principalmente delle unità navali maggiori di nuova generazione impiegate per operazioni anfibie. È inoltre previsto l’adeguamento delle opere marittime, dei servizi e delle infrastrutture di supporto logistico ed abitative presso le basi di supporto logistico destinate a ospitare il naviglio minore di nuova costruzione (Cagliari, Messina, Ancona, Venezia, Napoli e Livorno).

La scheda tecnica prevedeva l’avvio del progetto già nel 2023 con termine nel 2033. Il costo del programma è stimato in 1.760 milioni di euro, di cui risultano già finanziati 559,36 milioni, che ricadono sul bilancio ordinario del Ministero della Difesa. Il completamento del programma (del valore previsto di circa 997,64 milioni) sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti di finanziamento...

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