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Dolomiti di pace: i personaggi
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Ibrahim Faltas
Frate francescano, padre Ibrahim Faltas è dall'ottobre dell'anno scorso parroco di Gerusalemme e rappresentante della Custodia francescana presso lo Stato di Israele e l'autorità Palestinese. Padre Faltas guida, inoltre, il Collegio di Terra Santa a Betlemme. Nato ad Alessandra d'Egitto 41 anni fa, parla l'arabo, l'inglese e l'italiano. Dopo la laurea in Filosofia in Egitto, comincia gli studi teologici a Gerusalemme presso lo Studium Teologicum Jerosolytanum; nel 1992 consegue il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università antoniana. Nell'agosto dello stesso anno entra a far parte dell'Ordine dei Frati minori Custodia di Terra Santa nel ruolo di sacerdote. Tra il 1993 e il 1995 è stato direttore della scuola Headnurse a Gerico.
Nel 2002, già responsabile della Basilica della Natività della cittadina palestinese, è stato coinvolto nell'assedio armato alla chiesa. L'esercito israeliano occupò per 10 giorni la città; le forze armate si spinsero fin dentro il convento dei frati, dove erano rifugiati accanto ai religiosi anche giornalisti di diverse nazionalità. Allora padre Faltas si distinse come capace mediatore tra israeliani e palestinesi. Da anni è impegnato in prima persona come operatore di pace. Un impegno per il quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Non ultimo anche quello della Provincia di Trento che nel 2002 gli ha conferito il "Premio della Montagna".
Alessandro Baricco
Laureato in Filosofia e diplomato in pianoforte al Conservatorio, Alessandro Baricco, nato a Torino nel 1958, è uno degli scrittori di narrativa più conosciuti in Italia. Risale al 1991 il suo esordio con il pluripremiato romanzo "Castelli di rabbia", tradotto oggi in altri sei Paesi europei; nel 1993 pubblica "Oceano mare", vincitore del Premio Viareggio, e l'anno dopo "Novecento. Un monologo", che ha ispirato un lavoro teatrale e il film di Giuseppe Tornatore "La leggenda del pianista sull'oceano". Negli stessi anni, terminato l'impiego come critico musicale de La Repubblica e come editorialista culturale de La Stampa, collabora a trasmissioni radiofoniche e approda in Tv come conduttore delle trasmissioni "L'amore è un dardo" e "Pickwick, del leggere e dello scrivere" in onda su RaiTre. Sempre nel 1994 fonda con un gruppo di amici la Scuola Holden dove si possono imparare le tecniche della narrazione e dove tuttora insegna.
Innovativo è il progetto "Totem. Letture, suoni, lezioni", con cui porta a teatro alcuni spaccati di mondo tratti dalla musica, dalla letteratura e dalla lirica. Nel 1998 lo spettacolo viene trasmesso in prima serata su Rai Due. L'anno seguente esce "City" e a seguire "Next", "Senza Sangue" e "Partita Spagnola". Nel 2003, nell'ambito del Roma Europa Festival, propone una lettura in pubblico dell'Iliade rivisitata in chiave moderna e dà alla stampa "Omero, Iliade" una riscrittura in prosa del poema, portata poi in scena attraverso il reading "Racconto dell'Iliade".
Giulio Giorello
Nato sessant'anni fa a Milano, dove consegue le lauree in Filosofia e in Matematica rispettivamente nel 1968 e nel 1971, collabora con il Corriere della Sera e dirige presso l'editore Cortina di Milano la collana "Scienza e idee". Dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica, i suoi interessi si ampliano verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Di particolare interesse sono la nuova edizione del discorso per la libertà di stampa di John Milton intitolato "L'Areopagitica" che realizza nel 1987, e la successiva stesura del "Saggio sulla libertà" di John Stuart Mill, in collaborazione con Marco Mondadori. Tra i numerosi libri che scrive nel corso della sua carriera ricordiamo "Parabole e catastrofi", un'intervista a René Thom curata con Simona Morini e pubblicata nel 1981, "Lo spettro e il libertino. Teologia, matematica e libero pensiero" del 1985 e "Le ragioni della scienza" dell'anno successivo.
Insieme allo storico Pietro Adamo presenta la versione italiana del "Giornale di Prigionia" dell'irlandese John Mitchell, mentre con Elio Sindoni nel 1995 cura "L'uomo, i limiti, la speranza: una rotta verso il terzo millennio". Negli stessi anni pubblica "Introduzione alla filosofia della scienza" e "Filosofia della scienza del XX secolo". Titolare oggi della cattedra di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano, Giulio Giorello ha insegnato anche nelle Facoltà di Ingegneria a Pavia, di Lettere e filosofia a Milano, di Scienze a Catania.
Roberto Salvan e Marian Ismail
Cresciuto nel volontariato romano, Roberto Salvan, cinquant'anni, è Direttore Generale dell'Unicef in Italia dal 1999. Si avvicina al Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia nel corso degli anni Settanta, con il compito di costituire gruppi di volontari e di avviare le campagne per la raccolta di fondi. Per quattro anni, fino al 2003, è uno dei sei rappresentanti dello Standing Group dei Comitati nazionali, che sono 37 in tutto il mondo, come rappresentante per l'area del Mediterraneo. Visita numerosi progetti Unicef sul campo sia in Africa sia in Asia, l'ultimo dei quali nel 2004 quando raggiunge la martoriata regione del Darfur. Nel 2002 partecipa alla sessione speciale dell'assemblea dell'Onu dedicata all'infanzia.
Nata a Mogadiscio, Marian Ismail arriva in Italia ventiquattro anni fa come rifugiata politica e inizia a collaborare con diverse istituzioni tra cui Amnesty International di Bologna, per la difesa dei diritti degli stranieri. A Milano fonda prima il gruppo "Mamme e Bimbi Somali di Milano e Provincia" e poi l'associazione "Donne in Rete per lo Sviluppo e la Pace", di cui oggi è direttrice, per promuovere i diritti di cittadinanza attiva e di pari opportunità delle donne straniere immigrate e delle loro famiglie. È stata membro effettivo in qualità di esperta della Consulta Nazionale per i problemi degli immigrati presso il Ministero della Solidarietà Sociale e ha preso parte alla Conferenza Mondiale Contro il Razzismo svoltasi a Durban in Sudafrica nel 2001.
Erri De Luca
Di origine napoletana, Erri De Luca oggi vive nella campagna romana. Nato nel 1950 da una famiglia della media borghesia, frequenta il liceo francese nella capitale dove, appena maggiorenne, abbraccia l'azione politica fino a diventare negli anni Settanta dirigente attivo in seno al movimento d'estrema sinistra Lotta Continua. Prima di diventare scrittore di romanzi e racconti, giornalista e traduttore di testi in ebraico, lavora come operaio della Fiat, magazziniere all'aeroporto di Catania, camionista, muratore in diversi cantieri in Italia, in Francia e in Africa. Durante la guerra nella ex Jugoslavia è conducente di convogli umanitari destinati alla popolazione bosniaca.
Nel 1989 viene pubblicato "Non ora, non qui", il suo primo libro e negli anni seguenti successi del calibro di "Aceto, arcobaleno", "Tre cavalli" e "Montedidio", onorati In Francia rispettivamente con i premi France Culture, Laure Bataillon e Femina Ètranger. Traduce e commenta per la Feltrinelli alcuni testi biblici quali "Esodo/Nomi" nel 1994, "Giona/Iona" nel 1995 e "Kohèlet/Ecclesiaste" nel 1996. Collabora come opinionista con diversi quotidiani, tra cui La Repubblica e Il Manifesto, e ama scrivere sullo straordinario mondo della montagna, essendo anche un alpinista. Da autodidatta impara numerose lingue straniere tra le quali lo yiddish e l'ebraico, necessario per tradurre la Bibbia alla quale dedica un'ora di lettura al giorno pur dichiarandosi non credente. Tra le sue letture preferite ci sono "La montagna incantata" di Thomas Mann e "Don Chisciotte della Mancia" di Miguel de Cervantés.
Ottavia Piccolo e Gabriele Vacis
Ottavia Piccolo è una delle attrici più raffinate ed eleganti del mondo teatrale e cinematografico nazionale. Nata a Bolzano nel 1949 debutta come attrice a soli 11 anni nel ruolo di Helen, la ragazzina cieca e sordomuta di "Anna dei miracoli" di William Gibson. È il debutto di una giovanissima attrice destinata a diventare uno dei nomi più apprezzati non solo nel panorama nazionale, ma anche in Francia. Nella sua lunga carriera ha dato prova di essere interprete d'eccellenza, capace di indossare i panni di qualunque personaggio (passare dalla dimensione aristocratica del "Gattopardo" a quella contadina di "Serafino" non è cosa da tutti). Nel 1970 ha vinto la Palma d'Oro a Cannes come miglior attrice in "Metello" di Mauro Bolognini. Ha recitato per Luchino Visconti, Luca Ronconi, Giorgio Strehelr, Pietro Germi e infine per Gabriele Vacis, architetto-regista di Settimo Torinese. Vacis è il fondatore della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo per cui ha curato la regia di numerosi spettacoli tra cui: "La storia di Romeo e Giulietta", che gli è valso il Premio UBU nel 1990; "Sette a Tebe" di Eschilo; "Novecento" di Alessandro Baricco; "Olivetti" di Laura Curino. Nel 1996 ha ricevuto il "Premio per la regia" dall'Associazione Nazionale Critici di Teatro. Dal 1993 al 1996 è stato coordinatore del corso attori della Scuola d'arte drammatica "Paolo Grassi" di Milano e dal 1995 insegna lettura e narrazione orale alla scuola "Holden" di Torino.
Marina Ponti, Eveline Herfkens e Silvestro Montanaro
Marina Ponti è, dal 2003, vice direttrice della "Società civile per la campagna a favore degli obiettivi di sviluppo del millennio". Laureata in Scienze Politiche a Milano, esperta di diritto internazionale, dal 2002 lavora per le Nazioni Unite. Tra il 1998 e il 2002 ha collaborato con "Mani Tese" occupandosi di tematiche macroeconimiche e di sviluppo. Ha partecipato a diversi negoziati e conferenze politiche internazionali, tra cui World Social Summit di Ginevra, la Commissione per lo Sviluppo sociale dell'Onu e quella dei Diritti Umani, la Banca Mondiale.
Eveline Herfkens lavora per le Nazioni Unite come coordinatrice esecutiva della "Campagna a favore degli obiettivi di sviluppo del millennio". Prima è stata ministro dell'Olanda nella Cooperazione allo Sviluppo fino al 2002 e ha ricoperto il ruolo di ambasciatrice straordinaria e plenipotenziaria per l'Olanda all'Onu e l'Organizzazione mondiale del commercio. E' anche presidente dell'organizzazione olandese del Commercio Equo.
Silvestro Montanaro è un giornalista di Rai Tre. Ha cominciato la sua carriera come collaboratore di Paese Sera per passare all'Unità e alla Voce della Campania, per la quale ha curato delicate inchieste su mafia, camorra poteri politici ed economici. Si è occupato anche d'immigrazione, tema a cui ha dedicato numerosi dossier. Ha partecipato alle trasmissioni televisive come "Sammarcanda", "Sciuscià" e "Drug Stories" come autore. Dal 1999 è autore del programma "C'era una volta" in onda su Rai Tre, oggi alla sua quinta edizione.
Nicoletta Dentico e Gianfranco Cattai
Giornalista, Nicoletta Dentico da oltre vent'anni è impegnata sui temi della cooperazione allo sviluppo e dei diritti umani, prima con l'organizzazione italiana "Mani Tese", successivamente con "Medici Senza Frontiere". Attualmente coordina un gruppo di lavoro sui centri di permanenza temporanea in Italia, collaborando con la Commissione Diritti Umani del Senato, e presiede l'Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, che ha contribuito a fondare nel 2002 con un gruppo di docenti universitari ed esperti. Ha collaborato con riviste e quotidiani su temi di politica internazionale. Dal 1993 al 2001 ha coordinato la "Campagna italiana per la messa al bando delle mine", della quale è attualmente presidente. Dal 1999 al 2003 è stata direttore generale della sezione italiana di "Medici Senza Frontiere".
Gianfranco Cattai, architetto, da oltre vent'anni si occupa di cooperazione internazionale. Attualmente è presidente del "Comitato Cittadella della solidarietà" di Torino, che ha contribuito a fondare. È direttore del Cicsene, l'ente di sviluppo internazionale che opera nei Paesi avanzati con progetti di sviluppo nei settori dell'habitat, della formazione e della piccola impresa. Ha contribuito all'ideazione e all'avvio del sito Unimondo/Oneworld e attualmente è membro del comitato scientifico. Ha lavorato come docente alla Cattedra di Architettura Tecnica II presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università Nazionale Somala (1979-80) e ha presieduto il gruppo cofinanziamento del Comitato di Collegamento delle 700 Ong in contatto con la Cee.
Zuppi, Gedi, Diogo, Raffaelli e Hassan
Don Matteo Maria Zuppi è rettore della Comunità di Sant'Egidio. Ha ricoperto il ruolo di presidente della commissione per il cessate il fuoco e il disarmo in Burundi. L'impegno della Comunità con l'Africa si è espresso anche in nuove iniziative politiche in favore della pace, anche conflitto nella Repubblica Democratica del Congo.
Ali Mohamed Gedi, 52 anni, medico veterinario, è primo ministro della Somalia da novembre del 2004. Il premier è espressione del clan hawiye. Il suo è il primo governo centrale somalo dopo 13 anni di guerra civile seguiti alla caduta la dittatura militare di Siad Bare nel 1991.
Luisa Diogo, 46 anni, è primo ministro del Mozambico. E' stata per tre anni ministro delle Finanze. Ha cominciato a lavorare al ministero delle Finanze nel 1980, nel 1993 ha collaborato al Programma della Banca Mondiale in Mozambico, posizione che ha lasciato dopo le elezioni del '94 per assumere il ruolo di delegata al ministero delle Finanze.
Mario Raffaelli è rappresentate del governo italiano per la Somalia. È stato sottosegretario agli Esteri, coordinatore dei socialisti democratici di Trento ed ex deputato. Prima di occuparsi della Somalia Raffaelli è stato mediatore italiano per la pace in Mozambico.
Abdirisak Osman Hassan "Julirie" è ministro della Pianificazione e Cooperazione internazionale della Somalia