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Diritto d'asilo: HRW denuncia le scelte di UK e UE
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"Il governo della Gran Bretagna sembra ritenere che il rispetto dei diritti umani sia opzionale nelle politiche riguardanti l'immigrazione ma tutti i Paesi dell'UE devono ricordare che vi sono obblighi ben precisi sanciti dal diritto internazionale ai quali debbono attenersi". Lo afferma un comunicato di Human Rights Watch (HRW), associazione con sede a New York che si occupa di rispetto dei diritti umani.
La proposta, alla quale anche il Governo italiano ha dato il proprio appoggio, è emersa durante il Consiglio Europeo tenutosi a Salonicco nel giugno scorso. "Per anni abbiamo assisitito a politiche sempre piu restrittive nella UE verso i richiedenti asilo, e ora la strategia si sta indirizzando a prevenire l'entrata di richiedenti asilo nei Paesi UE" - ha commentato la Julia Hall di HRW.
"Le politiche sull'immigrazione non devono solo occuparsi di come tenere fuori gli immigrati dal proprio Paese" - ha sottolineato la portavoce di HRW esprimendo "preoccupazione per la proposta della Gran Bretagna di bloccare i richiedenti asilo in centri di raccolta situati al di fuori del proprio territorio". In questi centri i richiedenti asilo sono spesso stati oggetto di violenze e perfino di forzato rimpatrio nei Paesi dai quali fuggivano: "anche nei centri di raccolta gestiti dall'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) e dall'Organizzazione Mondiale sulle Migrazioni (IOM) si sono verificate gravi violazioni dei diritti umani", ha ricordato la portavoce di HRW.
Commissione Europea, UNHCR e varie organizzazioni non governative sono state concordi nell'esprimere preoccupazioni in merito alla proposta della Gran Bretagna. Si rischierebbe infatti a loro avviso di spostare le responsabilità su Paesi più poveri di quelli appartenenti all'UE e di minare il diritto all'asilo ed il diritto a non essere obbligati a rientrare in un luogo insicuro.
Intanto il quotidiano messicano La Jornada denuncia i maltrattamenti subiti dai migranti messicani che tentano di attraversare il confine con gli USA. Dopo essere stati seguiti con cani, elicotteri e detector termici vengono obbligati a trasferimenti anche di trenta ore incatenati e senza ricevere da mangiare.
Ed i diritti di cittadinanza degli immigrati saranno tra i temi al centro della manifestazione che si terrà a Roma il prossimo 4 ottobre contro il vertice intergovernativo dell'UE che darà avvio alla definizione dei trattati sulla base delle indicazioni della Convenzione europea. "Non possiamo accontentarci di un progetto di Costituzione europea che riserva alla questione migrante un vago e formale rifiuto del razzismo", ricordano al Tavolo dei migranti, tra i promotori dell'iniziativa. [DS]