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Da Porto Alegre a Genova
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A Porto Alegre, l'assessore alle politiche abitative e ai servizi civici, Claudio Basso, rappresenta l'amministrazione comunale di Genova nel Forum degli enti locali per l'inclusione sociale. A lui Unimondo ha rivolto alcune domande sui possibili collegamenti fra Porto Alegre e il summit del G8 previsto a Genova il prossimo 20-22 luglio. Nel pomeriggio del 27 gennaio, una conferenza stampa della delegazione italiana ha già reso noto un intenso programma di lavoro dei movimenti e associazioni italiane ed una grande manifestazione in occasione del G8.
UM: Come si é arrivati alla partecipazione del Comune di Genova al WSF?
CB: Una delle grandi novità degli ultimi anni é la costruzione di reti fra città. Risponde alla necessità di riconoscere E' nelle città che si vivono le maggiori contraddizioni del nostro sistema economico ed in particolare é evidente il divario fra zone agiate e periferiche. A partire da questa prospettiva si è creato un collegamento che vede Genova in questi ultimi anni all'interno di reti europee come Eurocities e internazionali come la Rete delle città educative. Proprio all'interno di quest'ultima rete si è stabilito il contatto con Porto Alegre. Tarso Genro, sindaco di Porto Alegre ha visitato lo scorso dicembre Genova, sede a luglio 2001 del prossimo G8, auspicando una presenza qualificata di genova al WSF. L'impegno dell'amministrazione comunale di Genova guidata da Giuseppe Pericu è di arrivare alla riunione del G8 con le condizioni necessarie per poter garantire l'inserimento nell'agenda dei lavori di quanto emerge in occasione del WSF.
UM: Qualè stato il contributo del Comune di Genova al WSF?
CB: In occasione dell'incontro dei rappresentanti degli enti locali al WSF mi è stata chiesta una comunicazione sulle condizioni di povertà nelle grandi città. Genova è una città emblematica: da almeno 15 anni è oggetto di una profonda trasformazione del tessuto industriale e vive le contraddizioni sociali legate alla perdita del posto di lavoro, alla riqualificazione professionale, all'aumento della popolazione anziana, all'immigrazione extracomunitaria. Nella carta approvata dai rappresentanti degli enti locali a Porto Alegre si da un giudizio negativo sulla globalizzazione neoliberista prestando attenzione ai suoi effetti anche sulle aree urbane dei paesi cosiddetti sviluppati.
UM: Quali impegni ha assunto il Forum degli enti locali?
CB: La carta approvata dai 250 sindaci e rappresentanti di sindaci da tutto il mondo punta su un impegno per la realizzazione di reti fra gli enti locali all'interno di un programma di scambi di esperienze e attività formative per arrivare a forme nuove di promuovere e realizzare la cooperazione internazionale che abbia per protagoniste proprio le comunità locali. Meno attenzione è andata al rapporto con organismi non governativi e movimenti sociali, cui peraltro è stata data importanza affrontando il tema della partecipazione democratica a livello locale.
UM: Quali collegamenti fra il WSF e il programma legato al summit dei G8 a Genova?
CB: Nel mio intervento al WSF ho ribadito l'impegno dell'amministrazione comunale di Genova per far sì che all'interno dei lavori del prossimo vertice dei G8 a luglio sia dato spazio ad una riflessione sui nuovi modelli di sviluppo economico e al ruolo delle democrazie locali che valorizzi i risultati del WSF. Il sindaco Pericu, nel suo incontro a dicembre 2000, ha già rivolto l'invito al sindaco Tarso Genro a tornare a Genova prima dell'incontro dei G8 per una conferenza pubblica sui risultati e le prospettive del World Social Forum di Porto Alegre. Ho visto l'appello all'amministrazione di Genova per il diritto a manifestare e non posso che ribadire l'impegno del Comune a cercare sedi idonee per poter garantire la libera espressione delle posizioni critiche al vertice.