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Crisi d'Africa: petrolio e legname
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In Camerun lo sfruttamento della foresta vergine procede in maniera incontrollata e mette a rischio l'equilibrio ecologico, mentre l'annunciata manna petrolifera ⭀ frutto dell'oleodotto Ciad-Camerun ⭀ tarda ad arrivare. Il disastro non si ferma qui. Basta fare un giro a Douala, capitale economica del paese, per vedere la portata della crisi: discariche a cielo aperto, strade dissestate, sistema fognario al collasso e falda freatica inquinata dai rifiuti industriali. Anche nello Zimbabwe è in corso una crisi finanziaria che ha portato le banche a sospendere i servizi esterni alla clientela, quali le carte di credito internazionali. L'Associazione industriali dello Zambia ha richiesto la sospensione dello Zimbabwe dal Mercato comune per l'Africa orientale e australe (Comesa) che attualmente influisce negativamente sulle produzioni locali con prodotti a basso costo. Intanto l'Assemblea costituzionale nazionale (Nca), che rappresenta 102 organismi della società civile e delle chiese dello Zimbabwe, ha presentato la propria bozza di costituzione.
Pubblicato il: 01.10.2001
" Fonte: » Chiama l'Africa, Internazionale;
" Approfondimento: » Oneworld Africa, Oilwatch, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, All Africa, Africa News, Jeuneafrique Economie;