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Cosa significa il riarmo della Germania? Cadono due tabù dopo 80 anni
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Foto: Unsplash.com
Di Maurizio Sacchi
La Germania si avvia a stanziare un enorme fondo da 400 miliardi di euro destinato alla spesa militare, misura che ha richiesto addirittura una riforma costituzionale, approvata dal Bundestag il 18 marzo, che permetterà di aggirare la regola del “freno al debito”, che attualmente limita l’indebitamento pubblico allo 0,35% del prodotto interno lordo (Pil). Una marea di soldi, distribuiti su più anni, che dovranno rinnovare e rafforzare la Bundeswehr. Cadono così due tabù della politica tedesca che hanno segnato il secondo dopoguerra, ovvero l’austerità in economia, e quello sul riarmo, eredità delle dure lezioni dei due conflitti mondiali.
Per quanto riguarda l’economia, non si fa mistero che vi sia la speranza che questa corsa alle armi rilanci l’economia del Paese, entrata in sofferenza già con la rinuncia al gas russo, e poi aggravata dai dazi a stelle e strisce. Dovrebbero beneficiarne i due principali gruppi del settore armi tedesco ovvero la Rheinmetall, che costruisce i carri della linea KF-51, e la Thyssen-Krupp, che invece produce, nel consorzio KNDS, il Leopard 2A8, e nel settore navale produce navi e sottomarini per la Germania e per altre marine da guerra. C’é da annotare che i due maggiori azionisti sono americani, ovvero la Fidelity Management & Research, con circa il 4 percento, e la Wellington Management Co. con circa il 3 percento. Seguono poi con percentuali minori la francese Socieé General de Gestion e la britannica FMR.
Per quanto riguarda il tabù che gravava su un esercito tedesco forte, posto prima di tutto dalle potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, ma poi fatto proprio per decenni dalla maggioranza delle generazioni successive alla guerra, questo sembra definitivamente caduto. Sul fronte internazionale, il rifiuto di Trump a garantire con l’esercito Usa la difesa europea, e le fortissime pressioni per il riarmo di tutto il vecchio continente giocano un ruolo fondamentale. Ma per quanto riguarda la sensibilità dei tedeschi, qualcosa é cambiato, in modo diffuso.
Una netta maggioranza dei tedeschi sostiene infatti il riarmo pianificato della Bundeswehr. Nel barometro politico della rete TV ZDF, il 76 percento degli intervistati ha dichiarato di sostenere un aumento significativo dei finanziamenti per la difesa, anche se ciò richiederebbe un ulteriore indebitamento. La maggioranza è stata riscontrata in tutti i gruppi di partito, come annunciato dall'emittente citando un sondaggio rappresentati. Il 40% ritiene che l'attuale partenariato tra Europa e Stati Uniti finirà...






