Corea: il sud manifesta per la pace mentre il nord si arma

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Il movimento pacifista sud coreano ha sfilato nella capitale Seoul esprimendo il proprio dissenso nei confronti della guerra e in particolare riguardo all'invio di truppe sudcoreane in Iraq. I partecipanti stimati in circa 10mila hanno segnato così l'inizio di un forte movimento contrario alla minaccia "di una soluzione" violenta alla crisi nucleare nordcoreana.
Il 17 settembre scorso il ministro dell'interno sudcoreano Kim Doo-kwan, si era visto sfiduciare dall'Assemblea nazionale ed era stato indotto a lasciare l'incarico con l'accusa di non aver fatto abbastanza per prevenire una protesta studentesca anti-Usa nell'agosto scorso.

Intanto la Corea del Nord comunica che ha completato con successo il processo di riconversione di 8mila barre di combustibile esaurito che possono essere usate per produrre armi atomiche. A questa dichiarazione è segiuta la precisazione di un rappresentante del ministero degli esteri nordcoreano all'agenzia giornalistica statale Kcna che sostiene di aver "ripreso le attività nucleari a scopo pacifico".

Se i round negoziali tra Corea del Nord e Stati uniti (l'ultimo dei quali con Corea sel Sud, Giappone, Cina e Russia) non hanno finora portato a passi avanti nel dialogo, Lettera 22 riporta la notizia che gli americani si dicono preoccupati del fatto che Pyongyang abbia venduto tecnologia missilistica alla giunta birmana e possa vendere armi nucleari anche al Pakistan o a paesi arabi che non vorrebbero dipendere, come la giunta birmana, da tecnologia occidentale. (RB)

Altre Fonti: Base 21

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