Cooperazione europea paralizzata

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La cooperazione europea con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) rischia a fine d'anno di arenarsi. Lo ha rivelato Poul Nielson, il commissario allo sviluppo, in occasione dell'ultimo consiglio dei ministri tenutosi a Bruxelles il 30 maggio scorso. Affinché l'accordo firmato a Cotonou nel giugno del 2000 possa entrare in vigore a gennaio del 2003, ha spiegato Nielson, bisogna che sia ratificato entro la fine dell'anno. La questione riguarda non tanto i paesi Acp, che in 55 su 77 hanno ratificato l'accordo, quanto quelli europei, visto che la procedura richiede che la totalità degli stati membri ratifichi l'accordo. Solo sette stati europei lo hanno ratificato, sei ne avevano annunciato l'intenzione, ma due, il Belgio e l'Italia, a Bruxelles si sono ritrovati incapaci di fornire la garanzia che i rispettivi parlamenti possano assolvere il compito. Nigrizia, mensile dei missionari Comboniani, denuncia questa situazione dichiarando che "di fronte ai partner europei l'Italia è risultata addirittura "disinvolta", non avendo fornito spiegazioni dettagliate e limitandosi a definire la questione di competenza del parlamento".
Pubblicato il: 04.06.2002
" Fonte: » Nigrizia, Unione Europea;
" Approfondimento: » Mani Tese, Trentinocooperazione;

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