Contro la pena di morte

Stampa

Robert Badinter
Edizioni Spirali, 2007, pp. 318,  25

"In questo momento della mia lunga esistenza, volgendomi verso quella che fu una battaglia appassionata, misuro il cammino percorso verso l'abolizione universale" - scrive Robert Badinter che in questo libro presenta i suoi scritti dal 1970 al 2006. Ministro della Giustizia francese nel 1981, appena insediato, Badinter presentò all'Assemblée Nationale un disegno di legge per l'abolizione della pena capitale: legge approvata il 18 ottobre di quell'anno mandando definitivamente in pensione la ghigliottina.

"Ora, finché fucileranno, finché avveleneranno, finché decapiteranno, finché lapideranno, finché impiccheranno, finché supplizieranno, non ci sarà pace per quanti credono che la vita è il valore supremo per tutta l'umanità e che una giustizia che uccide non è giustizia. Verrà un giorno in cui sulla faccia della terra non ci saranno più condannati a morte in nome della giustizia. Quel giorno, io non lo vedrò. Ma ho una convinzione assoluta: più in fretta di quanto pensino gli scettici, i nostalgici o i fautori dei supplizi, la pena di morte è destinata a scomparire dal mondo" - scrive l'autore.

Robert Badinter (Parigi, 1928) è un avvocato di fama e un uomo politico francese. Appartiene a una famiglia di commercianti israeliti. Il padre e numerosi suoi parenti, deportati durante l'occupazione nazista di Parigi, perderanno la vita nei campi di sterminio.

Si laurea in legge e diventa avvocato giovanissimo. Si dedica al penale. Nel 1975 pronuncia davanti alla corte d'assise di Troyes un'arringa memorabile, nel corso della quale sferra un attacco senza quartiere contro la pena di morte allora in vigore in Francia. Otterrà che l'imputato, l'infanticida Patrick Henry, sia condannato all'ergastolo anziché alla pena capitale richiesta dal pubblico ministero e da gran parte dell'opinione pubblica. È il primo passo di una lunga battaglia che si concluderà solo nel 1981.

Nominato ministro della giustizia nel 1981, appena insediato, presenta all'Assemblée Nationale un disegno di legge che prevede l'abolizione della pena capitale. La legge è approvata il 18 ottobre di quell'anno, mandando definitivamente in pensione la ghigliottina. Insedia anche una commissione di giuristi, con l'incarico di riformare in senso garantista il codice penale del 1810. È confermato ministro della giustizia nel governo di Laurent Fabius, nel 1984. Nominato presidente del Consiglio Costituzionale, resterà in carica fino alla scadenza del suo mandato nel marzo 1995.

Vicepresidente della Convenzione Europea dal 2003 al 2005, è considerato una delle personalità più autorevoli del mondo politico e intellettuale francese e i suoi frequenti interventi sulla stampa (soprattutto sul quotidiano della sera "Le Monde") e alla televisione, solitamente per sostenere cause umanitarie, sono sempre ascoltati con grande attenzione e rispetto.

Ultime notizie

Africa: l’emergenza che non fa più notizia

17 Novembre 2025
Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Sudan travolti dalla violenza. (Miriam Rossi)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

16 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Sahara Occidentale come la Palestina?

16 Novembre 2025
La risoluzione del Consiglio di Sicurezza segna una tappa, non una conclusione. (Di Simone Bolognesi)

Hebron: l’autunno record di violenza

15 Novembre 2025
Le colonie illegali israeliane sono in velocissima espansione e sono arrivate a soffocare la città. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Il punto - La diplomazia resta uno strumento fragile

14 Novembre 2025
Le guerre in corso non sono eventi straordinari, ma parte di un problema in espansione. (Raffaele Crocco)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad