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Commercio equo: assegnati i certificati 'Enti equosolidali'
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Le Province di Ferrara e Milano e il Comune di Padova ricevono in questi giorni il conferimento ufficiale del titolo di "Enti Equosolidali" a riconoscimento del loro impegno a favore del commercio equo tra i cittadini e nelle scelte amministrative di ogni giorno. Il riconoscimento del Comitato tecnico della campagna Città equosolidali (promossa da Agices, Fairtrade TransFair Italia, Coordinamento Agende 21 locali italiane e Coordinamento Enti locali per la pace e i diritti umani) giunge alla fine di un percorso che inizia con una formale richiesta che documenta le attività realizzate e previste in quest'ambito.
Il Comitato tecnico della Campagna constata che questi enti abbiano: inserito prodotti equi nei capitolati d'appalto per le mense pubbliche o per i distributori automatici o scelto di utilizzarli per i buffet interni; svolto attività di informazione e di promozione del commercio equo; ed infine approvato una mozione di indirizzo che impegna l'amministrazione ad operare in questa direzione. In base a tali impegni conferisce quindi il titolo di Ente Equosolidale nel corso di una cerimonia pubblica che prevede la consegna di un riconoscimento e l'impegno, da parte dell'ente stesso, a diffondere i materiali della campagna e ad agire sempre di più a sostegno del commercio equo.
La campagna, partita ufficialmente un anno fa, conta attualmente sette amministrazioni locali equosolidali: tre Province (Cremona, Ferrara, Milano) e quattro Comuni (Roma, Concorezzo, Modena e Padova), che vengono monitorate periodicamente per verificare nel tempo il loro impegno.
Per i promotori della Campagna gli enti pubblici rivestono un ruolo particolarmente importante per la diffusione di una pratica più giusta nel commercio: ogni anno in Europa, infatti, le amministrazioni pubbliche investono 1.500 miliardi di euro in beni e servizi, pari al 16 per cento del Prodotto Interno Lordo. "Le Pubbliche Amministrazioni giocano un ruolo fondamentale nell'azione di sensibilizzazione delle imprese e dei cittadini a favore di modelli di produzione e consumo equi e sostenibili" - affermano i promotori della campagna che si rivolge ai cittadini e alle istituzioni (Comuni, Province, Regioni) per orientare le comunità locali verso gli acquisti di prodotti equosolidali.
La campagna propone alle collettività di sensibilizzare i dipendenti pubblici e gli abitanti al Commercio Equo e Solidale, attraverso azioni e iniziative concrete. "Con la campagna Città Equosolidali impegno sociale e ambientale si sostengono a vicenda: la campagna raccoglie l'esperienza dei "Green Public Procurement" proponendo di collegarla ad un'idea di "Social Public Procurement". [GB]