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Commerci di armi, percorsi di pace
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L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa di Brescia (OPAL) giovedì 2 ottobre terrà il primo di sei incontri sul tema “Commerci di armi, percorsi di pace”. L’incontro aperto al pubblico si svolgerà presso la sala Piamarta (via San Faustino 74 a Brescia - Parcheggio Fossa Bagni oppure uscita Metrò San Faustino) dalle ore 17.45 alle ore 19.00 e tratterà del tema: “Non uccidere: un’alternativa politica nonviolenta ”. Dopo il saluto di Marco Fenaroli (Assessore alle politiche per la Casa e alla Partecipazione dei Cittadini) e l’introduzione del prof. Carlo Tombola (coordinatore scientifico di OPAL) tratteranno dell’argomento don Fabio Corazzina (rappresentante di Pax Christi) e Claudio Bedussi (primo obiettore di coscienza bresciano).
«L’iniziativa si colloca nell’ambito del decennale del nostro Osservatorio – spiega Piergiulio Biatta , presidente di OPAL Brescia – ed intende proporre alla cittadinanza una serie di incontri per approfondire alcune temi di chiara attualità nazionale e internazionale. In questi incontri cercheremo non solo di fare memoria delle numerose iniziative che negli anni hanno cercato di promuovere percorsi di pace, ma anche di definire a che punto siamo e soprattutto le priorità per l’oggi, le campagne civili che debbono essere valorizzate e le azioni da mettere in campo per sostenere politiche di pace». I sei incontri cercano pertanto di proporre all’attenzione le “alternative possibili” all’intervento armato e ai processi di riarmo che vengono generalmente considerati come l’unica risposta alla violenza in atto perché sarebbero in grado di dissuadere i contendenti dai conflitti.
Dopo il primo incontro, seguiranno una serie di riflessioni che metteranno in luce i fallimenti delle guerre e le proposte della nonviolenza, daranno voce alle vittime dei conflitti armati, proporranno approfondimenti sul controllo della produzione ed esportazione di armi e sulle politiche di riconversione dell’industria degli armamenti, sulle campagne per la messa al bando delle mine antipersona, bombe a grappolo, “killer robots” e sullo stato di attuazione del trattato internazionale sul commercio delle armi, sulle attività finanziarie collegate a tale commercio e le direttive degli istituti di credito per esercitare un’effettiva responsabilità sociale in questo delicato settore. A coronamento degli incontri vi sarà un convengo nazionale sul tema “La politica italiana e il commercio delle armi: a 25 anni dalla Legge 185” che, con la presenza di presenza dei parlamentari bresciani e diversi relatori cercherà di fare il punto delle situazione sull’attuazione – e le mancanze – nell’applicazione della normativa che regolamenta l’esportazione nazionale di sistemi militari.
«Crediamo che questa serie di incontri realizzati con il patrocinio della “Consulta per la Cooperazione e la Pace, la Solidarietà Internazionale e Diritti umani di Brescia” e la collaborazione della “Rete italiana per il Disarmo” siano di forte interesse anche per il nostro territorio che si è caratterizzato da una parte per la storica produzione di mine antipersona (oggi messe fuori legge) e l’attuale produzione di armi leggere e di sistemi militari ma anche per la presenza di numerose associazioni del mondo della cooperazione internazionale, per la tutela dei diritti umani e la prevenzione dei conflitti» - conclude Carlo Tombola, coordinatore scientifico di OPAL.