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Clima ostile alla partecipazione sostenibile
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"Per le aziende e le istituzioni la sola questione verde degna di considerazione è quella rappresentata dalle banconote". Questo l'amaro commento di Greenpeace ai disastri ambientali che stanno colpendo con le inondazioni l'est Europa e l'Asia con una nube tossica. L'organizzazione rileva inoltre come la prima metà del 2002 sia stata la più calda in 43 anni e che ovunque si risentirà dei danni causati dal cambiamento climatico. Un tema che sarà affrontato al vertice di Johannesburg a cui parteciperà anche una delegazione veneta dell'Agenda 21 delle Donne, che porterà contributo alla "Tenda delle Donne", il grande appuntamento della rete internazionale WEDO (Women Environement Developement Organization). Più di 60 mila rappresentanti governativi, giornalisti, ONG, uomini di affari parteciperanno al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile. Una sola eccezione sarà l'assenza del presidente USA Bush che ha annunciato di non partecipare. Da parte italiana la partecipazione è assicurata oltre che dalle organizzazioni ambientaliste anche dalla Rete di Lilliput che sostiene il "Cruscotto della sosteniblità", uno strumento software che consente a tutti di visualizzare indicatori e indici relativi a tutte le dimensioni del benessere quali l'ISU (Indice di Sviluppo Umano) alternativo al PIL. Intanto il Basilea Action Network denuncia i recenti provvedimenti dell'Agenzia di Protezione Ambientale americana che sta cercando di liberalizzare l'export dei rifiuti pericolosi contenenti metalli tossici.
Pubblicato il: 16.08.2002 " Fonte: » Greenpeace, Planet Wire, Agenda 21 delle Donne, Basel Action Network, Rete di Lilliput;
" Approfondimento: » Dossier Verso Jo'burg;