Casa, Parigi città del diritto all'alloggio

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L'International Alliance of Inhabitants, rete globale di associazioni che lottano per il diritto all'alloggio senza frontiere, manifesta la sua totale solidarietà alle vittime degli incendi che hanno ucciso decine di persone queste ultime settimane a Parigi. Si tratta di un sostegno sincero perché soltanto tra abitanti poveri si comprende bene ciò che significa vivere nel pericolo e nell'insicurezza quotidiana, che sia a causa dei fili elettrici scoperti, oppure per la minaccia di sfratto.

Ci sono delle leggi a livello nazionale ed internazionale che difendono il diritto all'alloggio di tutte le persone, particolarmente l'art. 11 del Patto Internazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali ratificato anche dalla Francia, che sono violati quotidianamente. Esistono anche delle leggi nazionali e delle direttive europee che esigono la sicurezza e la salubrità degli alloggi. Perché allora in Francia ci sono ancora più di 400.000 alloggi fuori norma con oltre 3 milioni di persone che vivono nel pericolo? Perciò si può affermare che queste vittime sono state carbonizzate sull'altare del mercato immobiliare, della discriminazione sociale, razziale e del disimpegno dello stato del settore, non per delle tragiche fatalità.

Tenuto conto della forza del neoliberalismo, cieco rispetto ai diritti degli abitanti, si rivela indispensabile l'unità delle associazioni e dei movimenti sociali urbani, messa bene in evidenza dalla manifestazione organizzata a Parigi questo 3 settembre 2005, sulla base di una piattaforma che IAI sostiene: *
- il rialloggio immediato di tutte le persone sinistrate in alloggi dignitosi e rispettosi delle norme delle misure di protezioni immediate per i residenti in pericolo nell'attesa del loro rialloggio
- l'anticipo della tregua invernale con il blocco immediato di tutte gli sgomberi
- la costruzione accelerata e massiccia di case popolari per rispondere ai bisogni dei 345.000 richiedenti dell'Ile-de-France,
- la requisizione e il recupero degli alloggi vuoti e delle case popolari agibili altrimenti destinate alla demolizione.

Su queste basi l'IAI rilancia sul piano internazionale:
à la richiesta al Comitato UN-AGFE sugli sfratti, già presentata dal sindaco di Bobigny, di organizzare una missione di emergenza a Parigi per indagare sulle cause dell'insicurezza, e per sostenere la proposta di un tavolo negoziale tra tutte le parti in causa tra cui il coordinamento europeo delle associazioni di abitanti per la sicurezza dell'alloggio (direttiva europea contro il mal alloggio e gli sfratti, sviluppo del servizio pubblico dell'alloggio) à estendendo al livello europeo il movimento delle città libere dagli sfratti (anche il Comune di Roma aderisce), per praticare l'opzione "sfratti zero"

Dedichiamo dunque anche ai movimenti associativi francesi le Giornate Mondiali Sfratti Zero, per il diritto ad un alloggio dignitoso (3-31 ottobre 2005) lanciate dal IAI in occasione della Giornata dell'Habitat delle Nazioni Unite, come quadro di riferimento in cui sviluppare il dibattito e le iniziative mirando alla soluzione del dramma dell'alloggio.

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