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Carcere: amnistia e indulto, nulla di fatto alla Camera
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Si è tenuta martedì 27 dicembre la seduta straordinaria a Montecitorio per valutare se ci sono modi e tempi per un provvedimento di clemenza per i carcerati. Per votare la richiesta sottofirmata da 204 parlamentari, se ne sono presentati poco più di un centinaio ed è finita con un rinvio alla commissione giustizia perché prepari un testo. Nell'opposizione le posizioni sembrano immutate con i Ds e Margherita (pur se con alcuni distinguo) favorevoli a un intervento parlamentare e la sinistra (Verdi, Prc, comunisti italiani) compatta nel sostenere l'iniziativa dei Radicali. Sul fronte della maggioranza, Lega e Alleanza Nazionale continuano a essere contrarie, mentre Forza Italia si dice favorevole così come la Nuova Dc di Rotondi. Marco Pannella, promotore della marcia di Natale per l'amnistia, invita Prodi e Berlusconi a incontrarsi.
"Nelle carceri italiane le condizioni di vita violano ormai i più elementari diritti della persona. Sovraffollamento non significa solo mancanza di spazio, ma anche mancanza di risorse economiche e umane, mancanza di attività e di cure mediche, vita inerte, condizioni igieniche precarie." La dichiarazione è di Patrizio Gonnella, presidente nazionale dell'associazione Antigone che, in questi ultimi giorni del 2005, sta ultimando i lavori per la quarta edizione dell'Osservatorio nazionale sulle carceri italiane, disponibile in libreria nel 2006 con un Rapporto dettagliato carcere per carcere. "Il 60,7% (circa 23 mila persone) dei detenuti condannati - prosegue Patrizio Gonnella - ha un residuo di pena inferiore ai tre anni. Basterebbe un indulto generalizzato di queste dimensioni a ristabilire condizioni di vita carceraria decenti."
"Oggi queste condizioni sono lontane dall'essere tali", precisa ancora Patrizio Gonnella, sulla base dei dati raccolti dalla ricerca condotta dall'Osservatorio nazionale negli ultimi sei mesi. "Nei 120 istituti visitati abbiamo verificato personalmente la necessità di varare quel provvedimento di amnistia di cui stamane si è discusso alla Camera in seduta straordinaria". "Alla luce di tutto ciò - prosegue Patrizio Gonnella - è evidente che il dibattito parlamentare di stamane non ci conforta". La seduta di Montecitorio, infatti, si è svolta in un'aula semivuota. Assenti sia il Ministro della Giustizia sia molti dei parlamentari che avevano chiesto la seduta. Appena 90 i presenti. Il presidente Casini ha chiesto che la Commissione di Giustizia prepari un testo di sintesi sull'ampio ventaglio di posizioni esistenti oggi alla Camera, da sottoporre poi al voto del Parlamento. Sulla discussione parlamentare di oggi, Patrizio Gonnella aggiunge: "Avremmo voluto che su un provvedimento di amnistia e indulto si andasse alla conta per evitare doppiogiochismi e tatticismi esasperanti." [AT]
Altre fonti: Associazione Antigone, Fuoriluogo.it