CTM: al via il sito e la campagna 'Tessere il futuro'

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In occasione della nuova campagna di sensibilizzazione nazionale 'Tessere il Futuro', il consorzio Ctm altromercato - maggiore organizzazione di commercio equo e solidale in Italia - inaugura anche un nuovo sito web interamente dedicato al tema della produzione tessile. Su www.tessereilfuturo.org si trovano informazioni sulle condizioni di lavoro nelle piantagioni di cotone e nelle fabbriche tessili nel mondo, sulle regole spesso inique di un mercato agricolo globalizzato, sul tentativo da parte di alcuni colossi multinazionali di commercializzare il cotone transgenico Bt.

"Il caso del cotone è emblematico nel mostrare le storture, le ingiustizie e gli squilibri legati all'attuale modello di 'sviluppo'" - sottolineano i promotori della Campagna. Il prezzo internazionale del cotone si è costantemente abbassato dal 1953 ad oggi, ed in particolare dello 0,2% medio annuo tra il 1960 ed il 1984. Dopo questa data la caduta del valore sul mercato internazionale ha accelerato, diminuendo dello 0,9% del suo prezzo ogni anno, arrivando ad un picco negativo nel 2002. Dal 1985 gli Stati Uniti hanno iniziato a sovvenzionare i propri produttori di cotone, distorcendo il "libero" mercato con il ricorso ai sussidi. Ad oggi l'ammontare dei sussidi mondiali a sostegno delle produzioni del Nord del pianeta corrisponde a sei volte il totale globale di quanto viene investito in ogni attività di cooperazione internazionale (360 miliardi di euro contro 55).

L'Unione Europea spende quasi la metà del suo bilancio totale in sussidi e sostegno (per controllo o abbattimento dei costi o dei prezzi finali) all'agricoltura dei paesi che la compongono. "Questa caduta dei prezzi ha un impatto diretto in alcune delle economie più svantaggiate come in Africa Centrale ed Occidentale - che producono circa il 5,6% del cotone mondiale - dove più di metà della popolazione vive sotto la soglia della povertà" - spiega CTM Altromercato. Alcuni fra i paesi più poveri del mondo - il Mali, il Burkina Faso, il Ciad, il Benin (in questi quattro paesi il cotone contribuisce all'export nazionale per il 34, il 45, il 40 e il 65%) e il Camerun - sono altamente dipendenti dai ricavi della vendita del cotone, che coinvolge nell'area almeno 12 milioni di persone. E nonostante che i loro costi di produzione siano tra i più bassi del mondo, e i notevoli risultati in qualità e produttività conseguenti agli investimenti nel sistema produttivo, questi ed altri paesi africani stanno perdendo tanto quote di mercato.

La campagna 'Tessere il Futuro' non si limita a fare opera di denuncia e il sito web dà ampio spazio alle proposte alternative: in particolare, il nuovo progetto avviato da Ctm altromercato per creare una filiera del cotone equosolidale al 100%. La sezione "i produttori di equocotone" racconta in particolare le esperienze delle tre organizzazioni di produttori argentini coinvolti nel progetto. Il sito, costantemente aggiornato, propone inoltre un calendario di eventi e appuntamenti in tutta Italia, dalla proiezione del documentario The Take di Naomi Klein allo spettacolo teatrale Gente come uno proposto dalla compagnia Alma Rosé per raccontare l'Argentina del dopo-crisi.

La rete di botteghe sparse sul territorio, che costituisce il consorzio Ctm altromercato, anima il sito con i suoi "racconti dalle botteghe" e con la "rassegna stampa", entrambe rubriche accessibili dal menù "sul filo degli eventi". Non mancano le news, i link ed il materiale informativo sulla campagna.

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