Burkina Faso: continua la stagione delle Riforme

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Foto: Unsplash.com

In Burkina Faso la strada delle riforme e delle nazionalizzazioni non si ferma. Ad inizio giugno è terminato il trasferimento di cinque beni legati all’estrazione dell’oro alla società mineraria statale. Tra i beni trasferiti ci sono due miniere d’oro e e tre licenze di esplorazione, assegnate ad aziende sussidiarie della compagnia britannica Endeavour Mining e Lilium. Un percorso che il governo aveva avviato nell’agosto 2024 e che prevedeva di rivedere il ruolo della Société de Participation Minière du Burkina (Sopamib), l’ente statale che gestisce le risorse minerarie strategiche. 

Un atto che è in linea con le politiche che sta da tempo attuando il governo guidato dal presidente Ibrahim Traoré, capo militare, arrivato al potere dopo un colpo di stato nel 2022. Il programma di nazionalizzazioni è uno dei pilastri della giunta militare del Paese africano, che con la nuova guida si è affrancato dalla Francia (suscitando non pochi attriti) ed è diventato alleato della Federazione Russa. Il Burkina Faso è il quarto produttore di oro dell’intero continente africano: nel 2023 la produzione si aggirava attorno alle 57 tonnellate, nonostante le battute d’arresto nell’estrazione provocate dalla forte instabilità e dalla violenza diffusa. 

Il prezzo dell’oro, però, è in continuo rialzo e la nazionalizzazione della risorsa porterà più soldi nelle casse dello stato: nel 2024 il codice minerario del Burkina Faso è stato modificato per garantire che lo Stato abbia una quota maggiore nei progetti minerari, raggiungendo il 15% dell’azionariato. Ma il Burkina Faso non è ricco solo di oro. Il Paese è dotato di una grande quantità di risorse minerarie come zinco, rame, manganese, fosfato e calcare, oltre a riserve di diamanti, bauxite, nichel e vanadio, la maggior parte delle quali non è ancora stata sfruttata. 

Nell’ambito di quella che Traoré definisce una “rivoluzione” per garantire al Burkina Faso di trarre vantaggio dalla sua ricchezza mineraria, la giunta sta anche costruendo una raffineria d’oro e istituendo, per la prima volta nella storia del Paese, riserve auree nazionali. Azioni che le imprese stanno osteggiando. La Sarama Resources, ad esempio, società con sede in Australia, ha avviato un procedimento arbitrale contro il Burkina Faso alla fine del 2024, in seguito al ritiro di una licenza di esplorazione...

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