Brasile: crisi finanziaria con le elezioni?

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Molte sono le voci di una prossima crisi finanziaria che colpirà il Brasile. Ma il paese è già in una situazione allarmante. Frei Betto presenta stime molto divergenti tra vari istituti che rilevano secondo la Banca Mondiale, 15 milioni di poveri, secondo l'IPEA 22 milioni, secondo l'Istituto della Cittadinanza sono 44 milioni e per la Fondazione Getùlio Vargas, 50 milioni. Secondo la Fondazione Getulio Vargas, quasi metà dei miserabili sono bambini e giovani al di sotto dei 15 anni, e il 17% ha dai 16 ai 25 anni. Intanto la corsa verso le prossime elezioni che si terranno il 6 ottobre prossimo danno il candidato presidenziale Josè Serra in risalita al 20,9 e Lula è sceso al 36,1%. "Se verranno eletti Serra, Garotinho o Ciro Gomes, la situazione del paese non cambierà affatto" commenta Plinio de Arruda Sampaio. Sarà necessaria quindi una forte mobilitazione popolare che coinvolgerà anche il Movimento Sem Terra. "Ora la violenza è diminuita perché abbiamo occupato altre aree, difeso i nostri insediamenti e minacciato altre occupazioni, così abbiamo costretto gli agrari a trattare", spiega Isabel Grein, responsabile del settore educazione del MST. "Ci sono altre duemila famiglie pronte a occupare". Molto chiaccherata è diventata l'esperienza di Curitiba, capitale dello stato del Paranà abitata da due milioni e mezzo di persone, che è considerata una città modello dagli ambientalisti di tutto il mondo.
Pubblicato il: 25.07.2002 " Fonte: » Mani Tese, Comitato appoggio MST, Rekombinant;
" Approfondimento: » Incontro con Sebasti㣀o Salgado , Dossier Brasile , Peacelink Brasile ;

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