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Bambini: presentato dossier dell'Osservatorio sul cioccolato
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L'Osservatorio nazionale per lo studio e il monitoraggio dei cicli produttivi del cioccolato in relazione ai diritti dell'infanzia nasceva un anno fa a Perugia su iniziativa dell'associazione Save the Children, il comune di Perugia e Transfair, marchio di garanzia del commercio equo e solidale.
A un anno di distanza è stato presentato, sempre a Perugia il primo rapporto dell'Osservatorio da cui si rileva che: sono 615.000 i bambini e gli adolescenti che lavorano nei campi di cacao di Costa d'Avorio, Nigeria, Ghana e Camerun. Il 64% di loro ha meno di 14 anni, 12mila non hanno legami familiari con i proprietari dei campi e solo 5mila sono pagati.
La campagna "Cioccolato Positivo: + diritti + cacao" di cui l'Osservatorio sul cioccolato è strumento informa e sensibilizza sulle violazioni dei diritti dell'infanzia coinvolta nei processi produttivi del cacao e rende noto che in Costa d'Avorio, primo produttore mondiale di cacao, arrivano ogni anno migliaia di minori vittime di una tratta che riguarda tutta l'Africa Occidentale e in particolare il Mali e il Burkina Faso. I bambini vengono ingaggiati per compensare la caduta dei guadagni e lavorano fino a 1424 ore in un anno. Nelle zone rurali della Costa d'Avorio quattro bambini su cinque lavorano nei campi di cacao anche per 35 ore alla settimana, non frequentando la scuola e svolgendo mansioni spesso pericolose e nocive per la loro salute come usare attrezzi taglienti, applicare i pesticidi, trasportare i sacchi con le cabosse. I fattori che incidono sulla domanda di manodopera minorile sono vari. La statura e l'abilità manuale dei bambini li renderebbero più efficienti per determinate tipologie di lavoro. Inoltre i minori sono molto più disciplinati e poco inclini a ribellarsi e quindi più facili da controllare.
Obiettivo primario dell'Osservatorio è creare un tavolo di lavoro tra Ong, operatori del commercio equo, istituzioni ed industrie al fine di analizzare i cicli di produzione del cioccolato, i processi economici, finanziari e commerciali relativi alla produzione e commercializzazione del cacao e le loro connessioni con la violazione dei diritti dei minori, attraverso una strategia che si basa su cinque livelli operativi: conoscenza, ricerca, informazione, messa in rete ed advocacy. (RB)
Fonti: Save The Children Italia, Nigrizia