Amnesty: l'Ue chieda a Putin rispetto dei diritti e stop a tortura

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Alla vigilia del Summit tra Unione europea (Ue) e Russia, in programma venerdì 24 novembre, Amnesty International ha diffuso un rapporto in cui denuncia "l'ampio uso della tortura nei centri di detenzione russi". L'organizzazione chiede all'Ue di trasmettere al presidente Putin un messaggio ben più incisivo che in passato in tema di diritti umani. Testimonianze verificate e documentazione medica dimostrano che la tortura è praticata in tutta la Russia. Il rapporto di Amnesty International denuncia il costante ricorso alle percosse e alle scariche elettriche e persino l'esistenza di "stanze dello stupro" (equipaggiate con tavoli di metallo e manette per bloccare i polsi) per estorcere "confessioni".Un'altra strategia è quella di trasferire i sospetti, col pretesto del sovraffollamento, in centri di detenzione temporanei, dove gli stessi prigionieri eseguono pestaggi in cambio dell'ottenimento di privilegi. Le testimonianze rilasciate da ex detenuti parlano di squadre di sei prigionieri muniti di manganelli e bastoni.

Solo nel 2005, le organizzazioni non governative russe hanno documentato più di 100 casi di tortura in appena 11 regioni russe. Da questo computo è escluso il Caucaso del nord, dove Amnesty International segnala con estrema preoccupazione la pratica della detenzione in isolamento in centri segreti di prigionia. Il rapporto di Amnesty International denuncia inoltre il diniego di diritti umani fondamentali, come quello all'assistenza legale o a una visita medica da parte di un dottore di propria scelta. L'attività investigativa della Procura generale è scarsamente efficace.

"L'Ue deve pretendere che il presidente Putin dimostri di essere pronto ad affrontare questi problemi e a cambiare la situazione. Si tratta di un passo decisivo, in un momento in cui l'Ue sta intensificando le relazioni con la Russia attraverso il rinnovo del Partenariato strategico" - ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue. Pertanto, l'organizzazione per i diritti umani chiede alla presidenza dell'Ue di cogliere l'opportunità di questo Summit per chiedere alla Russia di firmare e ratificare il Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e favorire la visita, al più presto possibile, del Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura; sviluppare standard per l'ufficio del Procuratore generale, per assicurare che le indagini sulle denunce di tortura siano tempestive, indipendenti e in linea con gli obblighi internazionali del paese; garantire che i detenuti abbiano accesso all'assistenza legale e a un medico di propria scelta e che essi compaiano rapidamente di fronte a un giudice.

E l'Associazione per i popoli (APM) minacciati denuncia che "mentre l'Europa tratta con la Russia su questioni di politica energetica, i critici e oppositori a questo regime, in Russia e in esilio, vengono ridotti al silenzio". "L'Europa deve mettere in chiaro l'importanza della libertà di stampa, della democrazia e del rispetto dei diritti umani" - sottolinea il comunicato di APM. "L'interesse dell'Europa per le risorse russe non può rendere ciechi per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani nel paese. Razzismo, limitazione della libertà di stampa e delle organizzazioni non-governative, il continuato e sistematico uso della tortura in Cecenia e l'impunità per chi si macchia di crimini contro la popolazione civile cecena creano una situazione complessiva drammatica e preoccupante". L'APM chiede inoltre ai rappresentanti europei di chiedere informazioni al presidente russo Putin dell'assassinio di Anna Politkovskaya e di informarsi sulle condizioni di Alexander Litvinenko, affinchè in Russia non si possa continuare a calpestare impunemente i diritti umani. [GB]

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