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Ambiente: Ciampi rinvia alle Camere la legge delega
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Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha rinviato al Parlamento il decreto legislativo che attua la legge delega in materia ambientale. La legge delega riorganizza le procedure per la valutazione ambientale strategica (Vas), per la valutazione di impatto ambientale (Via) e per l'autorizzazione ambientale integrata (Ippc). Il provvedimento inoltre detta norme sulla difesa del suolo, la lotta alla desertificazione, la tutela delle acque dall'inquinamento e la gestione delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti e bonifiche, la tutela dell'aria e la riduzione delle emissioni in atmosfera, nonché sul danno ambientale.
"È il funerale della Delega ambientale" - ha commentato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. "Il Presidente della Repubblica - commenta Ferrante - ha ascoltato gli accorati appelli di cittadini, associazioni ambientaliste e enti locali. Il timore di una debacle ambientale, qualora il testo unico fosse entrato in vigore, è arrivato al Quirinale ed è stato fortunatamente accolto. A questo punto possiamo cantare vittoria, il Decreto legislativo non c'è più. Grazie Ciampi!".
La legge delega sull'ambiente era stata definita dalle associazioni ambientaliste una vergogna perché apre una deregulation senza limiti sui rifiuti, reintroduceva la tassa rifiuti ed la totale disincentivazione della raccolta differenziata, facendo marcia rispetto agli obiettivi del Decreto Ronchi, anche grazie al passaggio al regime di volontarietà dei consorzi. Un motivo di preoccupazione era la violazione del dettato costituzionale oltre alla notevole riduzione del livello di protezione dell'ambiente. Il Governo sostanzialmente avrebbe smantellato l'assetto sanzionatorio delle leggi ambientali, derogando al principio di leale collaborazione tra Stato ed Enti Locali.
"Il rinvio del capo dello Stato, aldilà delle motivazioni, dimostra come la tenace battaglia condotta dal Wwf fosse tutt'altro che ideologica o di parte" - ha commentato il presidente del Wwf Fulco Pratesi dopo la richiesta di chiarimenti inviata dal capo dello Stato al governo sul decreto legislativo che attua la legge delega in materia ambientale. Secondo Pratesi l'niziativa di Ciampi "evidenza come il provvedimento abbia bisogno di specifici approfondimenti e di una radicale revisione. Il nostro - conclude Pratesi - è un plauso al Presidente della Repubblica perché in una condizione istituzionale così difficile ha saputo rappresentare il senso e il valore dei beni di tutti, quali sono l'ambiente e la salute, valori garantiti dalla Costituzione".
"Il Presidente Ciampi rinviando al governo il decreto sulla legge delega ambientale compie un atto illuminato di cui si sentiva grande necessità. Se vogliamo affrontare le sfide ambientali che ci attendono, dai rifiuti alla qualità delle acque, non possiamo smantellare l'intera legislazione ambientale faticosamente conquistata" - ha commentato Donatella Massai, direttore generale di Greenpeace. "Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, aveva già dimostrato la sua sensibilità nei giorni scorsi, inviando un messaggio a Greenpeace in cui si legge tra l'altro che "la tutela dell'ambiente, la salvaguardia della vitalità e della funzionalità dell'ecosistema sono fondamenti essenziali per costruire un nuovo umanesimo alla base di un progetto di pace, di stabilità e di prosperità condivisa"".
Quattordici associazioni si erano mobilitate per scongiurare la riscrittura della legislazione ambientale voluta dal Governo. Tra le 300 adesioni di personaggi del mondo della cultura anche quello del Premio Nobel Rita Levi Montalcini che invita ad aderire all'appello on line del mondo accademico e scientifico sulla Legge Delega, rivolto alle più alte cariche dello Stato. L'appello era rivolto al presidente della Repubblica Ciampi, la cui firma avrebbe decretetato l'entrata in vigore di una legge che anche la società civile vede come una minaccia. [GB]