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Algeria: elezioni boicottate dai berberi
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Si svolgono il 30 maggio in Algeria le elezioni parlamentari ma una intera parte del Paese, la Cabilia, dovrebbe boicottare l'appuntamento con le urne, seguendo le indicazioni dei partiti più forti nella regione, il Fronte delle forze socialiste (Fss) e la Coalizione per la cultura e la democrazia (Rcd). Violenti scontri si sono verificati in tutta la regione: i militari che trasportano le urne sono spesso accolti con delle pietre da parte dei cittadini e più di 500 Cabili (Berberi/Masiri) sono stati arrestati per le proteste. I berberi sono in rivolta da circa un anno nei confronti del potere centrale, in difesa della propria identità etnica e culturale. Dall'inizio della "primavera nera" del 2001 almeno 80 manifestanti sarebbero morti e più di 50.000 persone sono state ferite. Il presidente Bouteflikka ha fatto alcune concessioni rispetto alle richieste culturali dei Cabili, annunciate in un discorso del 12 marzo 2002, tuttavia ha ignorato la maggior parte delle 15 richieste politiche, culturali e sociali dei Cabili, formulate l'11 giugno 2001 durante la piattaforma di El Kseur. Le associazione berbere protestano anche per la scarsa risonanza che gli organi di stampa hanno dedicato alle vicende algerine.
Pubblicato il: 30.05.2002
" Fonte: » Misna, Asaka Italia, Associazione per i Popoli Minacciati;