Al Wsa Zanotelli e la lotta alla militarizzazione

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L'obiettivo principale che la società civile deve porsi - afferma Zanotelli- è la lotta allo spirito di militarizzazione, opponendosi alle potenti lobby delle armi.

La terza conferenza World Social Agenda ha affrontato la "Trasformazione dei conflitti e partecipazione democratica: il ruolo della democrazia popolare e delle azioni non violente". Giulietto Chiesa,moderatore della conferenza, ha esordito costatando che "le cause della guerra non sono da ritrovare solo negli appetiti economici e geopolitici, ma anche in cause culturali e fra queste l'idea che la nostra visione del mondo, i nostri modelli democratici possano essere esportati in altre zone anche se sono agli antipodi rispetto alla nostra. Una vera agenda di pace, ha continuato Chiesa, può esistere solo nel rispetto delle diversità". "Stiamo assistendo- afferma Alex Zanotelli- ad una militarizzazione dell'economia; i 750 miliardi di dollari che verranno spesi quest'anno per le spese militari da USA e UE servono in realtà a proteggere lo stile di vita del mondo occidentale e l'appropriazione da parte del 20 % della popolazione mondiale dell'83 % delle risorse della terra. Se questo lo ha capito anche Michel Camdessus, ex-direttore del Fondo Monetario Internazionale, non è possibile che non lo capiscano tutti". L'obiettivo principale che la società civile deve porsi - continua Zanotelli- è la lotta allo spirito di militarizzazione, opponendosi alle potenti lobby delle armi. Se al Pentapartito andavano il 10- 15% delle tangenti sulle armi , si chiede Zanotelli, quanto va oggi al Governo Berlusconi?" . Non è sufficiente dire no alle guerre e agli armamenti nucleari, occorre secondo Jan Oberg di TFF (Transnational Foundation, for Future Research)- un'adeguata formazione e uno studio delle alternative che siano propositive: non solo protesta, ma almeno un settanta per cento di proposte".

Fonte: World Social Agenda

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