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Aids: il Nord aiuti i Paesi impoveriti
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Si è concluso in questi giorni a Melbourne (Australia) il sesto Congresso internazionale sull'Aids in Asia e nel Pacifico. In quest'occasione Stefano Vella, presidente del programma italiano di ricerca clinica sull'Aids e dell'International Aids society, ha puntato l'attenzione sui costi farmaceutici della cura. "I prezzi dei farmaci anti-retrovirus sono il maggior ostacolo all'accesso alla terapia per i Paesi Poveri", ha detto Vella e "se pur le case farmaceutiche dimostrano una crescente disponibilità a fornire farmaci su base no-profit, i costi per fronteggiare l'epidemia possono essere sostenuti solo dai paesi ricchi". Intanto Medici senza frontiere ha accolto come un passo avanti verso l'accesso ai farmaci nei Paesi in via di sviluppo la decisione della GlaxoSmithKline di concedere all'azienda farmaceutica africana Aspen Pharmacare di produrre una versione generica dei suoi farmaci antiretrovirali Azt e 3Tc. All'associazione rimangono però dei dubbi sulle modalità di distribuzione e sui prezzi di questi farmaci generici. "Il prezzo dei farmaci generici non è molto diverso da quello degli inibitori protetti da patente, neanche un dollaro in meno, soprattutto tenendo conto che in Brasile gli stessi farmaci si acquistano con 80 cents. Preoccupazione desta inoltre la decisione di affidare la distribuzione dei generici solo allo Stato e alle ong: in Sudafrica la cura dell'Hiv passa anche per il settore privato, da cliniche e farmacie cui non è stato offerto il prodotto".
Pubblicato il: 12.10.2001
" Fonte: » Nadir, Vita;ICS, Kaiser Daily;
" Approfondimento: » Lila, Medici Senza Frontiere, Cesvi;