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Afghanistan: pressioni Usa per fumigazioni dei campi di oppio
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Il governo afghano pensa di utilizzare aerei per irrorare diserbante nella lotta alle coltivazioni di papaveri da oppio, informa l'Associazione per i popoli minacciati (APM). Nonostante il ministro afghano per la lotta al narcotraffico abbia dichiarato che il governo avrebbe escluso questa possibilità accettando solo irrorazioni da terra ("ground spray"), informazioni ottenute da APM riportano che su pressione degli Stati Uniti "l'orientamento è verso l'uso di aerei per la fumigazione".
Le pressioni da parte degli Stati Uniti per utilizzare aerei per irrorazione di diserbante e distruggere le coltivazioni dei papaveri da oppio in Afghanistan non sono nuove: già alla Conferenza internazionale sull'Afghanistan, del febbraio scorso gli Stati Uniti avevano avanzato la proposta trovando l'opposizone anche della Gran Bretagna.
"Il largo utilizzo di diserbanti spruzzati da aerei non solo minaccia la salute dei contadini ma rischia di mettere gravemente in crisi la produzione di generi alimentari" - denuncia APM che nota come "l'esperienza fatta in Colombia, dove gli aerei fumiganti vengono usati già a partire dagli anni '70, dimostra l'inefficienza dell'azione. Dal 2000 lo stato sudamericano ha investito oltre 2,3 miliardi di dollari per l'impiego di aerei per l'irrorazione di diserbanti, senza peraltro ottenere una riduzione delle coltivazioni di piante destinate alla produzione di stupefacenti. Anche l'esperienza boliviana giunge agli stessi risultati: la distruzione obbligatoria dei campi di coca illegali ha comportato sì una loro diminuzione tra il 1997 e il 2000, ma già nel 2004 l'area destinata alla produzione illegale di coca era maggiore rispetto al 1997. Solo una politica agricola efficace e intelligente a sostegno dei contadini può realmente limitare la produzione di stupefacenti" - avverte APM.
Intanto la produzione di oppio in Afghanistan è aumentata quest'anno del 61%, dopo che già nel 2005 aveva avuto un incremento del 26%. Lo ha dichiarato di recente il governo statunitense, confermando un rapporto dell'Unodc (l'Ufficio per i narcotici e il crimine delle Nazioni Unite) e della Banca Mondiale. Un prodotto di circa 5.600 tonnellate: 17 volte di più del secondo produttore, il Myanmar. Nelle due province di Helmand - sud ovest - Oruzgan, - centro del Paese - la crescita arriva al 132%. Il papavero da oppio copre tuttora solo il 4% del terreno coltivabile, ma la stima è in aumento, soprattutto perché la pianta necessita di minime cure e scarsa irrigazione.
"I governatori locali e i baroni della droga concludono i loro affari nel nord del paese, sotto gli occhi delle truppe tedesche là stazionate, senza subire alcun tipo di intervento" - denuncia sempre APM. "Il 40% dell'eroina venduta in Gran Bretagna proviene dalla provincia afghana di Helmand, controllata proprio dalle truppe britanniche. Nonostante le specifiche richieste del direttore esecutivo dell'Ufficio dell'ONU contro la Droga e il Crimine (UNODC) Mario Costa, l'ONU non intraprende nessuna azione concreta per fermare coloro che si arricchiscono con la droga. In considerazione di queste premesse l'utilizzo degli aerei per diserbanti risulta ancora più incomprensibile e assurdo: l'unico risultato sarà la contaminazione di intere regioni e l'ulteriore impoverimento dei contadini anch'essi in qualche modo vittime dell'economia della droga" - conclude l'Associazione per i popoli minacciati. [GB]