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Acqua: Cipsi e Emmaus Italia sulle cause crisi
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Cipsi e Emmaus Italia aderiscono alla denuncia e alle proposte sulla "crisi idrica" fatte da Rosario Lembo del Comitato Italiano Contratto Mondiale dell'Acqua.
Guido Barbera, presidente del CIPSI, coordinamento di 37 ong e associazioni di solidarietà internazionale, ha commentato: "Le cause delle ricorrenti crisi idriche sono immutate perché i politici non hanno alcun interesse a programmare interventi concreti. L'Italia non ha bisogno di leggi finanziarie annuali che regolarmente sconvolgono il quadro legislativo, frantumandolo. L'Italia ha bisogno di gente che sia capace di proporre una strategia ed una politica chiara e concreta, innovativa, attraverso l'utilizzo di competenze e tecnica, per rispondere ai problemi dei cittadini. L'Italia ha soprattutto bisogno oggi, di darsi un governo pubblico dell'acqua! Inoltre, conclude Barbera, è ormai urgente farsi promotori di un Trattato internazionale che affermi che l'acqua è un diritto di tutti, bene insostituibile, comune a tutti gli abitanti della terra. Nessuno può appropriarsene come proprietà privata. La riduzione dell'acqua a merce -è l'oro blu del XXI° secolo- non farà altro che moltiplicare ed aggravare i conflitti tra le persone, i gruppi locali, le regioni ed i paesi a causa dell'acqua. Tale scenario è inaccettabile e si può evitare. Le priorità e le questioni più urgenti da affrontare sono: acqua per tutti sul pianeta Terra, e lotta alla miseria. Attraverso impegni e risoluzioni vere, e non con dichiarazioni d'intenti che restano sulla carta, o iniziative volontarie e accordi di partnership tra le istituzioni, i governi e la società civile. Non ci illudiamo: si moltiplicano i summit, non si affrontano i problemi. Il Cipsi da molti anni è presente con azioni di sensibilizzazione e progetti che portano l'acqua a chi non ce l'ha!"
Graziano Zoni, presidente di Emmaus Italia ha dichiarato: "E' una delle conseguenze del voler ostinarsi a considerare l'acqua come qualsiasi altra merce. L'acqua è un bene comune che appartiene a tutti. E tutti hanno la responsabilità di verificarne il buon uso. Ripetiamo che "non è colpa delle nuvole" se ad ogni estate questo SOS siccità preoccupa, temporaneamente, salvo a riporlo rapidamente dopo qualche acquazzone. Il nostro Movimento ha assunto l'acqua come uno dei settori primari di impegno a livello internazionale, firmando a Porto Alegre una dichiarazione di impegno comune con il Contratto mondiale dell'Acqua e con Attac internazionale. Bisogna favorire la massima sensibilizzazione, anche tramite la costituzione di "comitati di cittadini" allo scopo di controllare il miglior utilizzo dell'acqua da parte di tutti le persone ed enti coinvolti".