8,2 miliardi di euro: i soldi inviati a casa dagli immigrati

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Foto: Unsplash.com

Fondazione Moressa analizza i dati di Banca d’Italia per il 2023. Le rimesse sostegno vero ai paesi d’origine.

 Ammontano a 8,2 miliardi di euro le rimesse che le persone di origine migrante residenti in Italia hanno inviato ai loro paesi d’origine nel 2023. Danaro che si conferma lo strumento principale di sostegno allo sviluppo per tante realtà. Per molti stati a basso o medio reddito, infatti, questi fondi superano l’ammontare dell’aiuto pubblico allo sviluppo, sommato a quello degli investimenti diretti esteri.

Ancora una volta si conferma un dato: il vero aiuto “a casa loro” arriva da chi ha deciso di lavorare in un paese altro. E in questo sostegno c’è la risposta della domanda perché si continua a migrare, partire, nonostante le politiche che hanno a che fare con la libertà di movimento e gli ingressi legali siano sempre più restrittive e respingenti.

Il dato 2023 registra una lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti, 2021 e 2022. Ma se a questi miliardi si sommano le rimesse cosiddette invisibili, cioè quel denaro che viaggia tramite chi torna a casa, o attraverso invio diretto nei pacchi o ricariche telefoniche, il volume dell’ammontare potrebbe arrivare ai 9,4/11,9 miliardi di euro.

L’analisi, diffusa come sempre da Fondazione Moressa, che mette insieme i dati forniti da Banca d’Italia, vede al primo posto, come paese di destinazione del denaro che parte dall’Italia, il Bangladesh (destinatario di 1,2 miliardi di euro, pari al 14,3% del totale). Seguito da Pakistan e Filippine. In calo quasi tutti i principali paesi, eccetto Georgia, India, Sri Lanka, Perù e Tunisia...

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