4 novembre: il vero volto della guerra

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Il 4 novembre ricorre l'88° anniversario della fine della prima guerra mondiale. A quasi un secolo di distanza, esso viene ancora celebrato come giornata della Vittoria e delle Forze Armate. Se c'è una cosa da festeggiare in quella data è solo la fine di quella che fu una immane carneficina. Chiamarla "Vittoria" è un insulto alla memoria dei 16 milioni di persone che in quegli anni vennero massacrate sui fronti di tutta Europa (i morti italiani furono oltre due milioni). Inoltre, quella "Vittoria" lasciò il nostro paese in condizioni così drammatiche che pochi anni dopo si aprirono le porte al fascismo. Tornano alla mente le parole di una poesia di Bertold Brecht: "Alla fine dell'ultima [guerra] c'erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente".

Ma riteniamo sia una presa in giro anche dedicare questo giorno alle Forze Armate, senza nel contempo quantomeno ricordare come i principali responsabili della morte di tanti giovani soldati italiani furono proprio i loro ufficiali, che li mandavano all'attacco per conquistare pochi metri di terreno, o ordinavano decimazioni ad ogni atto di insubordinazione.

Ci aspetta invece una nuova ondata di retorica patriottarda e militarista, condita di omaggi ai "Caduti" e ai "Combattenti per la Libertà", che cercherà di dipingere i nostri soldati come portatori di pace e progresso in tutto il pianeta. La realtà, però, è tutt'altra: in guerra (in tutte le guerre) non ci sono 'Caduti', ma morti ammazzati; con la guerra (con qualsiasi guerra) non si costruisce un futuro migliore, ma si semina disperazione ed odio. Con le armi (con qualsiasi arma), non si esporta la democrazia ed il diritto.

di Tiziano Tissino

Per ricordare il vero volto delle guerre (quelle del secolo scorso, come quelle dei giorni d'oggi) vari gruppi pacifisti ed antimilitaristi saranno
in piazza Cavour, a Pordenone, sabato pomeriggio dalle ore 16.30 in poi per un'iniziativa promossa da lComitato "Vialebombe", Rdb/CUB, Comitato Unitario Contro Aviano 2000, Iniziativa libertaria, Beati i Costruttori di Pace.

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