30 novembre, Milano: PALESTINA E ISRAELE

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PALESTINA E ISRAELE IL 30 NOVEMBRE A MILANO
DUE STATI PER DUE POPOLI, FINE DELLE OCCUPAZIONI, PACE IN MEDIO ORIENTE
QUALE IMPEGNO DELLA SINISTRA ITALIANA

Le palesi difficoltà degli Stati Uniti e dei suoi alleati a partire dal governo Berlusconi, nella strategia di occupazione dell'Iraq, insieme alle farneticanti dichiarazioni del presidente iraniano contro Israele e la strumentale iniziativa del Foglio a sostegno della guerra preventiva e della politica del governo di Israele, hanno riportato prepotentemente in primo piano anche nel nostro paese, la centralità della questione israelo-palestinese relativamente allo scenario mediorientale.
Da sempre abbiamo sostenuto come il rispetto della legalità internazionale, la fine di tutte le occupazioni e la nascita dello stato di Palestina a fianco di quello israeliano fossero per noi le condizioni essenziali per una vera pace nella regione, unica garante della sicurezza di tutti e condizione fondamentale per la sconfitta dei regimi antidemocratici .
Quindi "Due Stati per Due Popoli" in Palestina/Israele: ma la realtà non più sostenibile è la negazione, fino ad oggi, della nascita dello stato che non c'è, quello di Palestina.
Il ritiro da Gaza è stato salutato senza alcuna criticità come un atto di grande magnanimità politica e l'inizio di un nuovo processo di pace ma nel frattempo le colonie israeliane in territorio palestinese continuano la loro espansione e il muro continua inesorabile la sua corsa mangiandosi oltre il 40% della Cisgiordania e circondando completamente la Gerusalemme palestinese.
Il "nuovo Sharon", candidato al premio nobel ha veramente aperto un nuova fase di speranza oppure come dice dalle colonne di "Repubblica" Shlomo Ben-Ami già ministro degli esteri del governo Barak: "Sharon ha rinunciato al sogno del Grande Israele e si rassegna allo Stato Palestinese. Ma questo stato non nascerà da un negoziato. Sarà lo stesso Sharon ad imporlo ai palestinesi e in condizioni tali che non possa rappresentare il minimo rischio per la sicurezza di Israele:ma sarà uno Stato inoperante, per non dire impossibile."
Con la vittoria di Amir Peretz a capo dei laburisti e il conseguente ritiro dal governo di unità nazionale, Israele andrà a elezioni anticipate la prossima primavera; cosa cambierà?

"Action for Peace" Milano organizza due incontri: MERCOLEDI' 30 NOVEMBRE

ALLE ORE 21.30
CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO - VIA WATTEAU 7

LO STATO CHE NON C'E'

INCONTRO PUBBLICO CON

- JAMAL ZAKOUT da Gaza membro del Consiglio Nazionale Palestinese esponente del Palestinian Peace Coalition-Geneva Initiative
- MICHAEL WARSCHAWSKI da Gerusalemme Intellettuale israeliano esponete storico della Sinistra e fondatore dell'Alternative Information Center
- GENNARO MIGLIORE Responsabile Esteri Rifondazione Comunista
- EMANUELE FIANO Capogruppo DS in Consiglio Comunale

Introduce e modera Roberto Giudici - Action for Peace Milano

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