Aspetti economici

Agricoltura e foreste. L'economia delle Samoa poggia sull'agricoltura, in particolare sull'attività di piantagione, avviata a partire dalla metà del secolo scorso da compagnie tedesche, che introdussero nuove colture, come quella del cacao, o potenziarono quelle già esistenti; arativo e colture arborescenti occupano oltre il 42% della superficie territoriale. È interessante il fatto che la terra sia, come in passato, proprietà comune e che i relativi prodotti vengano immessi sul mercato da cooperative locali. Le più importanti colture commerciali riguardano le banane, la palma da cocco e il cacao; la base dell'alimentazione indigena è fornita da taluni tuberi, come l'igname e il taro, e dai frutti dell'albero del pane. Altre risorse economiche sono lo sfruttamento forestale (boschi e foreste coprono il 47,2% dell'area totale), l'allevamento, specie di suini e di bovini, e la pesca, attività tradizionale, come in tutta la Polinesia, grazie all'abilità degli indigeni di costruire imbarcazioni atte a navigare anche in alto mare. Di assai scarsa entità è invece il settore manifatturiero; si hanno soltanto piccole aziende artigianali che lavorano il legname e i prodotti agricoli locali o comunque producono modesti articoli di prima necessità (tessuti, saponi ecc.).

 

Comunicazioni. Quanto alle vie di comunicazione, la rete stradale si sviluppa per circa 800 km, di cui però meno della metà asfaltati. Le Samoa possono comunque contare sia su collegamenti marittimi con tutti i principali Stati dell'Oceania, nonché con vari porti degli USA e dell'Europa (esiste poi un servizio giornaliero che raccorda il porto di Apia con le Samoa Americane), sia su collegamenti aerei, che fanno capo all'aeroporto internazionale di Faleolo, a 40 km da Apia.

 

Commercio. Il commercio con l'estero si svolge per circa 1/3 con la Nuova Zelanda (la quale, su richiesta delle Samoa, opera come organo di collegamento e di rappresentanza tra il Paese e il resto del mondo), seguita dall'Australia, dalle Figi e dal Giappone; la bilancia commerciale è negativa. Un rilevante ruolo nell'economia locale potrebbe essere svolto dal turismo; l'afflusso degli stranieri non è mai stato particolarmente incoraggiato dal Paese, dove si teme, non senza fondamento, che ciò possa provocare seri danni alle bellezze paesaggistiche e alterare irrimediabilmente le manifestazioni autentiche della vita e delle tradizioni locali, come si è già verificato in tante altre isole dell'Oceania. Ma tale principio sta per essere superato dall'esigenza di valuta pregiata per ridurre gli indebitamenti con l'estero.