Storia

Le isole Marshall furono scoperte dallo spagnolo Diego de Saavedra nel XVI secolo e furono da lui chiamate Los Pintados per l'abitudine dei nativi micronesiani di tatuarsi il corpo con segni colorati; nel 1788 vennero esplorate dal capitano inglese Marshall, da cui derivano il nome attuale. Divenute nel 1885 della Germania, vennero occupate durante la prima guerra mondiale dal Giappone, che nel 1935 le annesse. Conquistate dagli USA nel 1944, vennero concesse (1947) in amministrazione fiduciaria agli Stati Uniti.
Già nel 1982 era stato comunque firmato un patto di libera associazione con gli Stati Uniti: in base ad esso per i successivi quindici anni al governo di Washington sarebbe rimasta la competenza in materia di relazioni estere e di difesa, mentre il governo locale ottenne la sovranità per tutto quello che riguardava la politica interna, oltre all'assicurazione di aiuti finanziari da parte degli Stati Uniti, ammontanti a 750 milioni di dollari.
Nel settembre del 1983 tale intesa venne approvata, attraverso un referendum popolare, dalla maggioranza degli abitanti delle isole Marshall. Questi accordi e la loro approvazione furono considerati un successo del presidente Amata Kabua, sostenitore dell'indipendenza dell'arcipelago. Eletto per altre quattro volte consecutive, il presidente Amata Kabua mantenne la carica di capo dello Stato fino alla sua morte, avvenuta nel dicembre del 1996. Dopo un breve periodo in cui la carica di presidente provvisorio fu retta dal ministro dei Trasporti e delle Telecomunicazioni Kunio Lemari, nel gennaio 1997 l'Assemblea nazionale elesse come successore del primo presidente della storia delle isole Marshall il di lui cugino Imata Kabua. Nel corso del 2000 fu intensa l’attività politica internazionale, volta a migliorare i rapporti dello stato in particolare con gli Stati Uniti. In settembre, il presidente della repubblica H. E. Kessai H. Note, concluse una serie di positivi incontri con gli alti vertici di Washinghton, mentre un mese più tardi fu approvata una piattaforma di provvedimenti volti al miglioramento delle condizioni economico-sociali dell’isola. Gli incontri proseguirono anche nel corso del 2001: è del novembre l’incontro del presidente delle isole Marshall con i rappresentanti del governo Bush.