Storia

Le diverse fasi del Paleolitico della Gran Bretagna sono note per numerosi e importanti giacimenti. Resti umani (un occipitale e due parietali della stessa calotta cranica), riferiti a un preneandertaliano, sono stati rinvenuti, nel 1935, 1936 e 1955, a Swanscombe (Kent), ove è presente un livello con industria riferita al Clactoniano, sottostante a una sequenza di due livelli dell'Acheuleano. Dal giacimento eponimo di Clacton-on-Sea (Essex), prende nome la facies “clactoniana”, definita da H. Breuil nel 1932, la cui interpretazione come phylum a sé stante ha subito successivamente numerose critiche. Una fauna abbondante, più recente di Swanscombe, comprendente elefante antico, cervo elafo, bue primigenio, daino (Dama clactoniana) e rinoceronte, è associata in questo sito a industria su schegge caratterizzate da angolo di distacco molto aperto, talloni ampi e lisci, qualche strumento su ciottolo e assenza di bifacciali. Industrie acheuleane e del Musteriano sono note a High Lodge (Suffolk) e due livelli acheuleani sono stati riconosciuti a Hoxne (Suffolk). La grotta di Cotte di Saint-Brelade nell'isola di Jersey ha dato un'importante industria del Paleolitico medio e denti umani riferiti a un neandertaliano. Resti umani provengono anche dalla grotta di Pontnewydd (Galles), da livelli del Pleistocene medio-recente, con industria dell'Acheuleano superiore di tecnica Levallois e fauna a rinoceronte, renna e equidi. Un'importante e lunga sequenza che inizia con l'Acheuleano (ca. 300.000 anni fa), seguito da industria musteriana e da una sequenza completa del Paleolitico superiore, è nota a Kent's Cavern (Devon). Il Paleolitico superiore inizia con un aspetto transizionale (Lincombiano), le cui fasi più antiche sono datate a ca. 38.000 anni fa, seguito dall'Aurignaziano (27.000 anni), dal Maisieriano (26.000/22.000 anni), considerato una variante dello stadio antico del Perigordiano superiore, e dal Creswelliano, nelle sue diverse fasi, datate da 20.000 a 10.000 anni fa, corrispondenti alla parte medio finale del Paleolitico superiore del resto dell'Europa. Questa successione di industrie si ritrova in altri giacimenti come, per esempio Pin Hole e Robin Hood Cave (Derbyshire), siti la cui sequenza inizia con industrie musteriane. Un'importante sepoltura del Paleolitico superiore, datata a 18.460±340 anni da oggi, nota come la “Red Lady” (in realtà un giovane di sesso maschile, riferito al tipo di Cro-Magnon e ricoperto di ocra), fu rinvenuta nel 1823 nella grotta di Paviland (Galles), dove era conservato un deposito attribuito per lo più all'Aurignaziano e al Creswelliano. Numerosi oggetti di ornamento in avorio facevano parte del corredo funerario di questa tomba. All'VIII millennio (C14=7611±120 a. C. e 7540±350 a. C.) è datato il Mesolitico di Star Carr (Yorkshire), giacimento di grande importanza per la presenza di strutture di abitato e per i numerosi dati di tipo paleoeconomico che vi sono stati messi in rilievo. Con un certo ritardo rispetto alle corrispondenti culture continentali, si svilupparono quelle neolitiche che videro utilizzare vari giacimenti di selce come quello delle Grime's Graves. Tra le culture neolitiche delle isole britanniche meritano un particolare cenno quella irlandese di Bann e, soprattutto, quella di Windmill Hill, mentre a tempi più tardi appartiene la cultura della ceramica decorata a cordicella. Al Neolitico finale (IV millennio a. C.) si datano i primi monumenti megalitici, le cui dimensioni e la cui distribuzione hanno fatto pensare che si trattasse di veri e propri indicatori territoriali. Un altro elemento di particolare interesse, documentato a partire da questo periodo, è la presenza di tracce di aratura e di vere e proprie divisioni in appezzamenti coltivabili. Particolarmente diffusa, nel successivo periodo Eneolitico, è la facies culturale del vaso campaniforme; di questo periodo è la monumentalizzazione dell'imponente circolo megalitico di Stonehenge. Nel corso dell'Età del Bronzo, la ricca cultura di Wessex indica una maggiore articolazione sociale. A questo stesso periodo appartengono oggetti di ornamento e bronzi che denunciano una chiara influenza dell'area egea; va sottolineata, a questo proposito, l'importanza dei giacimenti di stagno. Verso la fine della prima metà del I millennio a. C. anche nelle isole britanniche si diffuse la metallurgia del ferro, con varie facies, come quella di All Canning delle culture di Hallstatt e, più tardi, di La Tène.